Un laboratorio in orbita terrestre per sperimentare modelli innovativi per l’osservazione della Terra. Finanziato da fondi PNRR, l’In-Orbit Space Lab sarà sviluppato da Planetek Italia, D-Orbit e AIKO, per supportare le attività dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
Un laboratorio in orbita per l’osservazione della Terra
L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) punta sull’Osservazione della Terra, avviando il potenziamento del Centro Spaziale di Matera e sviluppando un laboratorio orbitale chiamato In-Orbit Space Lab con i fondi del PNRR. L’obiettivo è offrire supporto allo sviluppo dell’osservazione della Terra con strumenti e servizi adatti alla ricerca, ma anche allo sviluppo sperimentale di applicazioni che siano accessibili sia ad utenti esperti sia a nuovi attori.
In-Orbit Space Lab
“In-Orbit Space Lab” è un laboratorio distribuito che include uno space segment, inizialmente composto da un satellite in orbita bassa dotato di strumenti di osservazione e di un ambiente di elaborazione in grado di caricare ed eseguire in modo dinamico algoritmi e reti neurali sviluppate a terra, ed un ambiente di sviluppo che verrà installato presso lo Space Center di Matera. Gli utilizzatori del laboratorio potranno disporre degli strumenti di osservazione della Terra, del computer ad alte prestazioni a bordo, e dei servizi e applicazioni già disponibili come building blocks, anche distribuibili su diverse piattaforme in orbita.
“In-Orbit Space Lab” è il primo sistema “multi-scopo” dell’ASI, riconfigurabile nel corso della sua vita operativa ed in grado di dimostrare scenari basati sull’elaborazione dei dati in tempo reale direttamente a bordo. L’informazione sarà così processata, eventualmente integrata con dati e servizi di navigazione, telecomunicazione e posizionamento, anche grazie all’aiuto di tecnologie di Intelligenza Artificiale e resa immediatamente spendibile sulla terra soddisfacendo la richiesta, sempre più attuale, degli utenti di avere un rapido e diretto accesso alle informazioni realmente utili nei workflow degli utilizzatori.
L’In-Orbit Space Lab sarà sviluppato dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese formato da Planetek Italia (mandataria), D-Orbit, e AIKO.
Il ruolo di Planetek Italia
Planetek Italia si occuperà dell’integrazione complessiva dell’intero sistema e dello sviluppo dell’ecosistema software, comprensivo di un innovativo Space App Store, che garantirà una vera integrazione tra i sistemi di terra e quelli di bordo, così da supportare un flusso informativo multi-direzionale di dati e informazioni senza soluzione di continuità.
D-Orbit si occuperà della costruzione e messa in orbita della piattaforma satellite ION che fornirà l’infrastruttura orbitale necessaria alla cattura dei dati, all’elaborazione a bordo con annesso ambiente di sviluppo.
AIKO si occuperà dell’automazione avanzata della missione, attraverso i propri prodotti software di bordo per il processamento dei dati del payload e per l’orchestrazione delle varie applicazioni eseguite a bordo della piattaforma.
“Il programma In-Orbit Space Lab rappresenta una grande opportunità per la ricerca,lo sviluppo e l’immediata dimostrazione in orbita di nuovi concetti operativi di missioni di Osservazione della Terra e di applicazioni downstream totalmente innovative.” ha dichiarato Cristoforo Abbattista, Head della Strategic Business Unit SpaceStream di Planetek Italia. “Infatti, In-Orbit Space Lab pone le sue fondamenta nella capacità di abilitare servizi applicativi di Earth Observation dove gli assetti spaziali – Upstream – e quelli terrestri – Downstream – non hanno più una netta separazione, ma lavorano all’unisono in quello che chiamiamo Spacestream. Ciò è reso possibile dalla presenza di uno Space App Store, le cui applicazioni possono elaborare il dato di osservazione della Terra, i suoi derivati e tutti i dati ausiliari nel posto migliore per soddisfare al meglio i bisogni degli utenti finali”
Il laboratorio per osservazione della Terra
Il laboratorio spaziale fornirà, quindi, l’opportunità di ripensare i processi di produzione delle informazioni utili agli utenti finali, riducendo le tempistiche di immissione sul mercato, supportando la sostenibilità degli operatori commerciali e dei provider tecnologici.
“Questo progetto costituisce un mattone fondamentale per la costruzione di una infrastruttura di edge computing orbitante, che consentirà un notevole passo avanti verso lo sfruttamento efficace e la democratizzazione dei dati provenienti dalle missioni spaziali” ha dichiarato Stefano Antonetti, VP Business Development and Institutional Sales di D-Orbit. “Il nostro ION Satellite Carrier è stato progettato sin dall’inizio per essere un elemento chiave di questa infrastruttura, e siamo fieri di lavorare al fianco dei nostri partners industriali e dell’Agenzia Spaziale Italiana, che in particolare ha dimostrato visione e coraggio nell’intraprendere questa innovativa missione”.
Satelliti e costellazioni di satelliti cooperanti
Inoltre, in ottica futura, “In-Orbit Space Lab” pone le basi per la creazione di satelliti e costellazioni di satelliti cooperanti, sia in termini di condivisione di dati, che di risorse di calcolo e di servizi direttamente in orbita, grazie a collegamenti inter-satellitari.
“L’integrazione dei nostri prodotti in questa missione innovativa è la dimostrazione di come ci sia un enorme valore nel sviluppare e lanciare missioni spaziali ad alto contenuto di automazione.” ha dichiarato Paolo Madonia, product manager per AIKO. “La visione di AIKO è di un futuro con satelliti completamente autonomi in orbita, in grado di scegliere ed inviare a terra solo i dati rilevanti ed utili acquisiti durante le missioni spaziali, ed in grado di richiedere operazioni a terra sempre meno complesse”.
(Fonte: Planetek)
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