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Comunità energetiche per la condivisione di energia tra cittadini e PA

Le comunità energetiche consistono nella costituzione di un gruppo di soggetti sostanzialmente consumatori capaci di produrre, consumare e condividere energia. Questo strumento non si applica, tuttavia, solamente ai consumatori essendo coinvolti anche cittadini e pubbliche amministrazioni, nel rispetto del principio di autoconsumo energetico e
autosufficienza, utilizzando impianti che producono energia pulita rinnovabile.

Il maggiore problema che attualmente colpisce la quotidianità di tutti gli italiani (intesi sia come privati cittadini che come imprese) riguarda le spese legate all’aumento dei costi energetici.

Al fine di orientare la produzione di energia verso le fonti rinnovabili per garantire il rispetto dei parametri europei dell’Agenda 2030 e permettere ai cittadini di poter usufruire dei vantaggi legati al consumo di energia autoprodotta anche il legislatore italiano è intervenuto introducendo e disciplinando la normativa in materia di comunità energetiche.

Il principio di incentivazione è duplice: da una parte si può godere del consumo autoprodotto dalla fonte di energia rinnovabile in questione (impianto fotovoltaico) dall’altra si ottiene un incentivo di natura economica parametrato e calcolato a seconda della produzione o del consumo.

Infatti, nel caso di costituzione di una comunità, colui che in quel momento sta consumando energia, allorché non proprietario diretto del pannello, potrà far nascere il diritto, in capo alla comunità energetica intesa come ente unitario dotato di personalità giuridica, il diritto all’ottenimento di un incentivo di natura economica che sarà bonificato
direttamente dal GSE.

Tali iniziative nascono da un’idea della Commissione Europea che è leader nella lotta al cambiamento climatico, la quale sta cercando di traghettare i paesi facenti parte nella transizione energetica. La direttiva europea crea il profilo operativo delle comunità energetiche dei cittadini. Si passa quindi, da un modello centralizzato di produzione e scambio di energia ad un modello decentralizzato virtuale, rivoluzionando il mercato di
scambio dell’energia.

Questo perché non sarà necessario creare un’apposita rete materiale per la costituzione della Comunità Energetica quanto attivare una procedura c.d. “a sportello” su un’apposita piattaforma del GSE.

L’Italia produce attualmente solo il 33% del totale di energia consumata, il passaggio al nuovo sistema consentirebbe di ridurre la dipendenza energetica del nostro paese.
In relazione all’attuazione di un piano di sviluppo dell’utilizzo dell’energia da fonti rinnovabili si parla di città a basso impatto ambientale, note sotto il nome di “Smart cities”: sistema intelligente di gestione dell’energia, accessibile mediante uno strumento installato nelle nostre case, monitorabile anche tramite uno smartphone.

Sia sul piano prescrittivo comunitario che su quello normativo interno, se da un lato non è imposta una specifica forma giuridica costitutiva delle CER, dall’altro vengono circoscritti i criteri di indirizzo. Ad oggi le forme giuridiche maggiormente diffuse sono l’associazione e la società cooperativa.

Qualora siate interessati a partecipare ad un evento in presenza, Green Square Italia ha organizzato, insieme a Ecofuturo Festival, un evento dal vivo previsto per il giorno 17 ottobre, dalle ore 15.00 alle ore 17.30 presso la Città dell’Altra Economia, a Roma, Largo Dino Frisullo (metro Piramide).

Se interessata/o a partecipare vi invitiamo ad iscriverti al seguente poiché i posti sono limitati.

Cos’è Green Square Italia?

(Fonte: Green Square Italia)

 

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