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La nostra intervista al CEO e al CTO di Alia Space Systems

Geo Smart Voice, il format di interviste di Geosmart Magazine che da voce ai protagonisti dell’innovazione, ha incontrato Alia Space Systems, società italiana impegnata nel settore geospaziale ed earth observation.

Chi è Alia Space Systems

Geo Smart Voice ospita Alia Space Systems, un’azienda italiana specializzata nello sviluppo e gestione di strumenti per operazioni spaziali e ingegneria dei sistemi.

Il CEO Giampiero Izzo e il CTO Arturo Montieri raccontano la storia dell’azienda, nata nel 2003 come società di consulenza e poi evolutasi nel settore del Ground Segment, ovvero la gestione a terra dei satelliti. Con il tempo, Alia Space Systems ha ampliato le proprie competenze, sviluppando software per l’elaborazione e l’analisi di dati spaziali, offrendo supporto ingegneristico e ottimizzando le operazioni satellitari.

Innovazione digitale e smart working nel settore spaziale

Negli ultimi anni, il settore aerospaziale ha affrontato una grande trasformazione digitale. Alia Space Systems ha dovuto adattarsi alle nuove esigenze di lavoro da remoto, accentuate dalla pandemia, mantenendo alta l’efficienza operativa. Grazie all’adozione di strumenti cloud e intelligenza artificiale, l’azienda ha implementato un modello di smart working quasi totale, garantendo sicurezza e scalabilità nella gestione dei dati satellitari.

In questa logica un ruolo chiave è svolto dalla partnership con OVHcloud, leader a livello europeo per la fornitura di soluzioni cloud sicure ed in linea con i requisiti e valori della Comunità Europe per quanto riguarda il delicato tema della sicurezza dei dati.

Alia Space Systems e il progetto Destination Earth

Uno dei progetti più innovativi di Alia Space Systems è Destination Earth, un’iniziativa finanziata dalla Commissione Europea e realizzata in collaborazione con ESA, ECMWF e EUMETSAT. Ma a cosa serve questa piattaforma? L’obiettivo è migliorare l’accessibilità ai dati spaziali, rendendoli comprensibili anche per utenti non esperti come giornalisti, ricercatori indipendenti e policy makers.

Come funziona Destination Earth?

Grazie a un’interfaccia intuitiva e interattiva, gli utenti possono:

  • navigare un globo virtuale in 3D;
  • combinare dati satellitari con elementi multimediali;
  • creare narrazioni digitali e condivisibili.

Nell’intervista, Izzo e Montieri approfondiscono il valore dell’interattività e della visualizzazione immersiva. Grazie a strumenti di data visualization avanzata, gli utenti possono navigare mappe dinamiche e interagire con informazioni geografiche in tempo reale.

Open data: una risorsa ancora poco sfruttata?

Nonostante la crescente disponibilità di open data nel settore spaziale, il loro utilizzo rimane ancora limitato. Perché? Alia Space Systems si impegna nella divulgazione e formazione, collaborando con partner strategici come ESA e sviluppando strumenti innovativi per facilitare l’accesso ai dati geospaziali.

i vantaggi dell’uso degli open data:

  • accesso gratuito a informazioni satellitari;
  • possibilità di sviluppare nuove applicazioni e servizi;
  • maggiore trasparenza nei dati ambientali e climatici.

Competenze e formazione nel settore spaziale: una sfida cruciale

Altro tema che abbiamo affrontato durante l’intervista è quello relativo alle competenze necessarie per lavorare nel settore spaziale. Izzo sottolinea l’importanza di un mix tra hard skills e soft skills che riepiloghiamo qui sotto:

  • competenze tecniche: sviluppo software, ingegneria dei sistemi, analisi dei dati satellitari.
  • competenze trasversali: problem solving, gestione progetti e collaborazione interdisciplinare.

In Alia Space Systems la difficoltà nel reperire personale qualificato viene affrontata sia attraverso la crescita interna dei giovani assunti, sia attirando professionisti esperti in cerca di nuove sfide.

Il ruolo della geoinformazione per startup e PMI innovative

Negli ultimi anni, la geoinformazione è diventata un asset strategico per startup e PMI innovative. Arturo Montieri evidenzia come il programma europeo Copernicus abbia reso i dati spaziali più accessibili, stimolando la nascita di nuovi servizi e applicazioni basate su big data geospaziali e machine learning.

In chiusura dell’intervista è stato affrontato il tema delle principali sfide per le aziende che usano dati satellitari e di come le startup possono entrare nel settore geospaziale.

La storia di Alia Space Systems dimostra come perseveranza, innovazione e passione possano portare al successo, anche in un settore complesso come quello spaziale. Con l’avanzare delle tecnologie e l’accessibilità crescente ai dati geospaziali, le opportunità per startup e aziende innovative sono in costante crescita.

Intervista di Guido Fabbri.

Visita il sito di Alia Space Systems

(Fonte: redazionale)

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