Le province di Padova e Rovigo sono state recentemente colpite da gravi inondazioni che hanno provocato danni estesi e disagi significativi per la popolazione locale. Ad un anno esatto dell’evento catastrofico che colpì l’Emilia Romagna, l’immagine satellitare Sentinel-2 del programma Copernicus del 17 maggio 2024, ci restituisce l’ennesimo evento estremo, mostrando vaste aree sommerse dall’acqua.
Cause delle inondazioni
Le forti piogge che si sono abbattute sulla regione nei giorni precedenti hanno probabilmente saturato il terreno, rendendolo incapace di assorbire ulteriormente l’acqua. I fiumi e i canali, a causa dalle abbondanti precipitazioni, sono esondati, causando inondazioni in diverse zone delle due province.
Danni e disagi delle inondazioni
Allagamenti hanno colpito duramente sia le aree urbane che quelle rurali. La Protezione Civile è intervenuta prontamente, coordinando le operazioni di soccorso e assistenza agli sfollati. Nonostante gli sforzi, la situazione rimane critica, con molti residenti che affrontano difficoltà nell’accedere ai beni di prima necessità e ai servizi essenziali.
La risposta delle autorità
Le autorità locali e regionali hanno dichiarato lo stato di emergenza e stanno lavorando per valutare i danni e pianificare le operazioni di ripristino. Sono stati stanziati fondi straordinari per supportare le comunità colpite e riparare le infrastrutture danneggiate.
Inoltre, sono in corso studi per migliorare i sistemi di gestione delle acque e prevenire future inondazioni.
Sul sito web del Dipartimento della Protezione Civile è possibile visionare le norme comportamentali da seguire in caso di eventi estremi perché, come ricorda lo stesso ente: “Conoscere un fenomeno è il primo passo per imparare ad affrontarlo nel modo più corretto e a difendersi da eventuali pericoli”.
Le immagini satellitari dell’inondazione
L’immagine satellitare è una testimonianza che aiuta a comprendere.
Queste immagini Sentinel-2 a colori naturali ad alta risoluzione, dello scorso 17 maggio, forniscono una visione chiara e dettagliata di alcune aree allagate e rappresentano un serio monito sui rischi associati ai cambiamenti climatici e sull’importanza di adottare misure preventive adeguate nella gestione del territorio.
I modelli di prevedibilità non possono da soli mitigare gli effetti di questo tipo di eventi: i fiumi non sono canali, la vegetazione riparia va preservata, così come è importante cominciare a comprendere che in alcune aree del Pease servirebbe un piano straordinario per ridurre l’esposizione al rischio.
Immagini da Copernicus Data Space Ecosystem
Per scaricare le immagini in alta risoluzione è sufficiente registrarsi sul portale sul portale https://dataspace.copernicus.eu/
(Articolo di Vito L’Erario)