In occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, che si celebra il 21 marzo, è stato presentato il nuovo Inventario Nazionale delle Foreste 2025. La proposta è stata presentata dall’Arma dei Carabinieri, con il contributo del CREA. Saranno impiegati tecnologie innovative e i satelliti per realizzare l’Inventario delle Foreste ed il monitoraggio del loro dello stato di salute.
«L’inventario forestale nazionale è uno strumento conoscitivo di fondamentale importanza, che restituisce un patrimonio di conoscenze a tuttotondo, indispensabile per la definizione delle politiche di settore. Ogni edizione, infatti, consolida sempre più la valenza strategica delle foreste per il rispetto degli impegni ambientali assunti dall’Italia a livello internazionale, a testimonianza del fatto che l’attività di monitoraggio debba proseguire con determinazione e in maniera puntuale e con tecnologie sempre più innovative e all’avanguardia. È su questa frontiera che il CREA vuole e può valorizzare al meglio le proprie competenze ed esperienza». Così Piermaria Corona, Direttore del CREA Foreste e Legno, in occasione della proposta per il nuovo Inventario Forestale Nazionale 2025, che è stata presentata dall’Arma dei Carabinieri, con il supporto scientifico del CREA, presso l’Accademia Italiana di Scienze Forestali a Firenze, il 21 marzo in occasione della Giornata internazionale delle Foreste.
L’inventario delle Foreste
L’Inventario Forestale Nazionale. È un’indagine campionaria realizzata dall’Arma dei Carabinieri tramite il Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari, in collaborazione con il CREA, partner scientifico, e il supporto dei Corpi Forestali delle Regioni e Province Autonome.
Si tratta di uno strumento di monitoraggio della qualità e quantità, ma anche dello stato di vitalità e di salute degli ecosistemi forestali del Paese, utile al conseguimento degli obiettivi strategici del “Green Deal” (zero emissioni entro il 2050).
Rispetto alle precedenti edizioni, realizzate su cadenza decennale, il nuovo inventario sarà su base annuale, in modo da poter rispondere, con dati e informazioni, in maniera tempestiva alla sempre maggiore velocità dei cambiamenti globali. Inoltre, sarà data una particolare attenzione al monitoraggio della biodiversità e delle utilità ecosistemiche e alla componente del telerilevamento e quella di rilievo a terra e statistica.
Il contributo del CREA al progetto
Il Centro di ricerca Foreste e Legno del CREA fornisce da circa 40 anni il supporto scientifico, in termini sia progettuali e formativi sia statistici e tecnologici, degli inventari forestali nazionali realizzati nel nostro Paese nel 1985, 2005 e 2015 dal Corpo Forestale dello Stato (i primi due) e dall’Arma dei Carabinieri.
Nel dettaglio, i ricercatori seguono il monitoraggio multi-obiettivo delle risorse forestali e del verde urbano, grazie allo sviluppo di metodi innovativi sotto il profilo statistico e sotto il profilo dell’integrazione di dati telerilevati con droni e satelliti per Inventario Foreste e di rilievi a terra con strumenti avanzati (a esempio, laser scanning).
Inoltre, attraverso l’implementazione e l’integrazione delle innovazioni ICT (information and communication technologies), possono cogliere le opportunità derivanti dalla mole di informazioni (big data) rese disponibili, in particolare, dai sistemi di osservazione della terra (Earth Observation).
(Fonte: CREA)
Leggi anche:
- Monitoraggio e prevenzione incendi: il progetto transfrontaliero OFIDIA2
- Carabinieri: impiego dei satelliti per la tutela delle foreste e la lotta agli incendi boschivi
- Digitalizzazione del settore forestale con il precision forestry
- La geospatial intelligence per il mapping di risorse naturali e disastri