Carabinieri: impiego dei satelliti per la tutela delle foreste e la lotta agli incendi boschivi. Vi presentiamo il breve video ufficiale del Comando Carabinieri per la Tutela Forestale che efficacemente illustra l’impiego delle tecnologie satellitari per la tutela del territorio e delle foreste, in particolare agevolando la lotta agli incendi boschivi. Nel video sono inoltre illustrati le metodologie e le attività evolute di “intelligence” sviluppate dai Carabinieri Forestali.
Nel video potrete vedere l’impiego dei satelliti italiani COSMO-Skymed (la costellazione COSMO-Skymed è infatti di proprietà dell’Agenzia Spaziale Italiana e del Ministero della Difesa) con sensore radar ed aggiornamento quotidiano delle immagini; l’impiego del satellite europeo ‘Sentinel-2’ con sensore ottico ed aggiornamento ogni 5 giorni; l’impiego dei satelliti ‘CubeSAT’ Planet con sensore ottico per uso civile con aggiornamento quotidiano.
Questi satelliti sono impiegati anche per la tutela delle foreste. Nel momento in cui vengono individuati degli incendi boschivi tramite le immagini satellitari, vengono prontamente attivate le reti di referenti NIAB (Nucleo Informativo Antincendio Boschivo) territoriali, e le squadre repertatori incendi boschivi intervento sul luogo dell’incendio. Grazie ad un rilievo aereo-fotogrammetrico con droni viene individuato automaticamente il punto di accensione attraverso alcuni algoritmi matematici. In seguito viene eseguita una repertazione scientifica sui soprassuoli boschivi percorsi dal fuoco e viene svolta un’attività info-investigativa per cercare di capire le cause che hanno fatto partire l’incendio.
Con decreto legislativo 177 del 2016 recante “Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato”, è stato istituito il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari, dal quale dipendono reparti dedicati all’espletamento di compiti particolari e di elevata specializzazione in materia di tutela dell’ambiente, del territorio e delle acque, nonché nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare, a sostegno o con il supporto dell’organizzazione territoriale (le specifiche funzioni sono state attribuite all’Arma dei Carabinieri dall’art. 7).
Il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dipende gerarchicamente dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e funzionalmente dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali per le materie afferenti alla sicurezza e tutela agroalimentare e forestale. Del Comando, inoltre, si avvale il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, del mare e del turismo limitatamente allo svolgimento delle specifiche funzioni espressamente riconducibili alle attribuzioni dello stesso Ministero.
Dal Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dipendono:
- il Comando Carabinieri per la Tutela Forestale;
- il Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità e dei Parchi;
- il Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale;
- il Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare.
Il Comando Carabinieri per la Tutela Forestale riunisce sotto un unico comando tutti i reparti forestali con competenze presidiarie e prive di una particolare connotazione specialistica. Retto da Generale di Brigata del Ruolo Forestale, ha alle dipendenze un NIAB (Nucleo Informativo Antincendio Boschivo) e i 14 Comandi Regione Carabinieri Forestale . In questi ultimi sono inquadrati 83 Gruppi Carabinieri Forestali, da cui dipendono le quasi 800 Stazioni Carabinieri Forestali (che costituiscono unità periferica di riferimento nell’Arma per il settore Forestale) e 5 Centri Anticrimine Natura (PA-CT-AG-CA-UD). Sia nei Gruppi, sia nei Centri Anticrimine Natura sono, inoltre, presenti i Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (NIPAAF).
Il Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità e dei Parchi, retto da Generale di Divisione o di Brigata, esercita funzioni di direzione, di coordinamento e di controllo dei Raggruppamenti Carabinieri Biodiversità, Parchi e CITES, preposti, nell’ordine:
- alla tutela della biodiversità nelle 130 riserve naturali statali;
- alla tutela dei parchi nazionali;
- all’applicazione della CITES (la convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione).
(Fonte: Carabinieri)
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