Come trasferire dati delle dashcam nel GIS e creare avvincenti video animazioni.
Presentiamo un breve tutorial per illustrare come trasformare i viaggi registrati dalle dashcam per auto o moto in epiche avventure. Si tratta di una guida completa all’uso di dashcam e GIS per creare video memorabili.
In particolare vedremo come trasferire i dati di viaggio nei GIS e creare racconti video con l’utilizzo del software ArcGIS di Esri e MAGIX Photostory Deluxe 2024, per rivoluzionare le tue storie3 di viaggio.
Dashcam per auto
Nel nostro articolo precedente “Dashcam: quali dati registrano e come leggerli“, abbiamo presentato l’affascinante universo delle dashcam per auto, esaminando le loro caratteristiche principali e la varietà di informazioni che possono raccogliere. Proseguendo nella nostra esplorazione, ci focalizziamo ora su come sfruttare al meglio questi dati, con un occhio di riguardo per le applicazioni nel campo della geoinformazione (GIS), evidenziando l’importanza di strumenti di punta come ArcGIS e software professionali per l’editing video.
Dai dati delle dashcam al GIS e video animazioni
I dati dalle dashcam, che spesso adottano lo standard NMEA per la geolocalizzazione, possono variare significativamente in termini di struttura e contenuti a seconda del produttore, includendo talvolta anche formati proprietari.
Per agevolare l’elaborazione di questi dati in maniera trasversale, a beneficio degli utenti di qualsiasi marca di telecamera veicolare, l’autore di questo articolo ha creato uno script Python innovativo.
Questo strumento, progettato per rendere più accessibile l’analisi dei dati dashcam, è disponibile per il download al seguente indirizzo: https://rb.gy/gjn7hw.
I passi da seguire
Vediamo quali sono gli step e i passaggi da seguire per importare i dati delle dashcam all’interno dell’ambiente GIS.
Cliccare nel menù di start di Windows e digitare esegui o in alternativa recarsi nella cartella in cui è salvato lo script scaricato, e cliccare alla voce File, apri Windows Powershell o Prompt dei comandi a seconda della vostra configurazione.
Quando appare la schermata del terminale sia essa prompt dei comandi (ms-dos) o la power shell digitare python \dashcam_script.py se lo script è presente nella directory, al lancio ecco come si presenta lo script:
- Scegliamo il file NMEA da esaminare, avvalendoci dell’opzione “Sfoglia” per individuare con precisione la sua ubicazione. Questo metodo facilita l’identificazione dei dati geospaziali destinati all’analisi.
- Ricorriamo nuovamente al comando “Sfoglia” per localizzare il file Mp4 collegato al file NMEA che intendiamo processare, assicurando una correlazione precisa tra video e dati geolocalizzati.
- Designiamo la directory in cui desideriamo salvare i risultati dell’analisi, stabilendo un percorso chiaro per l’archiviazione dei dati elaborati.
- Avviamo il processo di analisi; al suo completamento, otteniamo una serie di output: immagini in formato .jpg, che rappresentano i frame estratti dal video, un file in formato CSV per i dati tabellari e un file vettoriale SHP che combina sia elementi geometrici sia attributi dettagliati.
Il passaggio dei dati delle dashcam nel GIS
Procediamo quindi alla fase di visualizzazione dei risultati attraverso il software ArcGIS.
Dopo aver iniziato la creazione di una nuova mappa, impieghiamo la tecnica del drag-and-drop per inserire il file SHP nell’interfaccia dell’albero dei layer. Il risultato si manifesta come illustrato in figura sotto, pronto per essere modulato in base alle nostre competenze avanzate nell’uso di ArcGIS.
Interagendo con i vari elementi mappati, vengono visualizzati i dati tabellari associati, insieme ai frame video correlati. A questo punto, siamo in posizione di eseguire operazioni di processing e geoprocessing avanzate sui dati acquisiti, sfruttando a pieno le capacità del software.
I dati cosi ottenuti, possono essere utilizzati come fonte per la produzione di un video commemorativo del nostro viaggio, evocando l’estetica dei leggendari film d’avventura quali “Indiana Jones e il Tempio Maledetto”, si suggerisce l’acquisto di MAGIX Photostory Deluxe 2024, per tale aspetto. Questo strumento, nelle sue ultime versioni, si arricchisce di Magix Travel Maps, una funzionalità eccellente per impreziosire il nostro racconto visivo con un’estetica cinematografica di prima classe, utilizzando dati provenienti dal mondo GIS.
Ed ecco come si presenta l’applicativo:
All’avvio del programma, selezioniamo il tipo di mappa (1) che desideriamo integrare nel nostro video. Con un semplice clic sul pulsante dedicato (2), iniziamo la configurazione di una mappa di base. Magix offre un’ampia gamma di opzioni, comprese mappe satellitari e versioni più dettagliate disponibili per l’acquisto direttamente dallo store di Magix. È possibile anche utilizzare mappe personalizzate. Avviando l’animazione con il comando play (2), assistiamo all’apparizione di un’automobile sullo sfondo della mappa (3), che segue un itinerario basato sui dati precedentemente elaborati in Argcis, vediamo dunque succesivamente come viene creato il video.
La creazione del video in dettaglio
Successivamente, importiamo nel software il file shape precedentemente elaborato. Questo tipo di file non è supportato nativamente da Magix, quindi per utilizzare i file vettoriali shape all’interno di Magix è necessario un ulteriore passo. Utilizzando uno script Python, disponibile all’indirizzo fornito in precedenza e seguendo procedure simili, definiamo il percorso del file shape e la cartella di destinazione per il salvataggio nel formato desiderato.
Questo metodo consente la trasformazione dei file shape in formati GPX o KML, che possono anche essere generati direttamente dal software GIS in uso. Grazie alla compatibilità nativa di Magix con questi formati, la loro implementazione nel progetto risulta semplificata e ottimizzata. In aggiunta, l’animazione è arricchita da una gestione basata sui timestamp: i file shape, pur essendo collocati inizialmente in modo non sequenziale sulla mappa, sono dotati di timestamp. Di conseguenza, il software li organizza nell’animazione rispettando la sequenza temporale indicata, garantendo così una riproduzione dell’animazione precisa e coerente. È possibile, alternativamente, personalizzare il percorso definendo manualmente i punti di partenza e arrivo.
Dopo aver importato il file, Magix procede con l’animazione del percorso nel video, come mostrato nel seguente esempio.
(Articolo di Sarino Alfonso Grande)