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Sicurezza stradale: i dati per raggiungere l’obiettivo Vision Zero

In che modo i dati possono aiutare le città intelligenti a raggiungere la Vision Zero? L’ambizioso progetto di aumentare la sicurezza sulle strade e annullare decessi ed infortuni gravi.

Con l’aumento della popolazione mondiale, aumenterà anche la domanda di trasporti efficienti. E con questo tutte le modalità di trasporto dovranno essere più sicure per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Quando si cerca di ridurre al minimo gli incidenti stradali, gli infortuni e le vittime, è importante capire come e dove è possibile apportare modifiche per rendere più sicuro l’uso della strada.

Tuttavia, si può arrivare a tale comprensione solo con dati dettagliati, compresi i dati visivi, che possono guidare le giuste decisioni sul trasporto su strada, ora ed in futuro. Ciò è particolarmente importante poiché i paesi di tutto il mondo perseguono l’obiettivo finale di Vision Zero.

Dati e sicurezza stradale: cos’è Vision Zero?

Vision Zero è un progetto internazionale per la sicurezza stradale che ha l’obiettivo a lungo termine di eliminare tutti i decessi e gli infortuni gravi sulle nostre strade. L’Unione Europea ha fissato l’obiettivo di ridurre a zero il tasso di vittime e feriti gravi entro il 2050.

Il concetto di visione Zero è stato sviluppato per la prima volta in Svezia a metà degli anni ’90. Il parlamento svedese è stata la prima legislatura ad approvare e sostenere formalmente l’idea nel 1997. Da allora, il numero annuo di vittime sulle strade svedesi per milione di persone è diminuito notevolmente, da 61 per milione nel 1997 a 27 per milione nel 2013.

Nel corso dei primi due decenni del 21° secolo, molti altri paesi ed enti di trasporto hanno adottato il concetto Vision Zero. Ma poiché i loro dati demografici, le caratteristiche delle strade e i tassi di mortalità variano, le misure che hanno messo in atto possono spesso differire sostanzialmente.

Di seguito alcuni esempi.

  • Nel centro di Londra, noto per il traffico intenso e gli alti tassi di ciclismo, Transport for London ha ridotto il limite di velocità per tutte le strade del centro città da 30 mph a 20 mph nel 2019.
  • Nel 2019, la capitale norvegese Oslo ha ridotto con successo a zero il tasso di mortalità di pedoni e ciclisti, aiutata da una serie di misure tra cui recinzioni che promuovono attraversamenti stradali più sicuri.
  • Nei Paesi Bassi, l’approccio alla sicurezza si è concentrato sulle “strade che si spiegano da sole”, in cui si presume che le persone siano la causa della maggior parte degli incidenti e strade chiare e semplici rendono più facile la navigazione per gli utenti della strada.

Quali sono le tendenze emergenti in materia di sicurezza stradale intorno a Vision Zero?
Come dimostrano gli esempi precedenti, ci sono molte tendenze e iniziative diverse che possono essere esplorate nell’ambito di un progetto Vision Zero.

Ma parlando in generale, la maggior parte degli sforzi può essere raggruppata in una delle seguenti cinque aree.

  1. Coinvolgimento: garantire che gli incidenti mortali siano ridotti al minimo richiede che tutti i soggetti coinvolti facciano la loro parte e formino relazioni collaborative e produttive per promuovere progetti e iniziative. Ciò dovrebbe coinvolgere governo e politici, esperti di trasporti, fornitori di tecnologia, enti sanitari pubblici, forze dell’ordine e la comunità più ampia.
  2. Analisi dei dati: esplorare in maniera approfondita i dati per comprendere le tendenze dei livelli di traffico, degli incidenti e dell’uso della strada, incluso il modo in cui il traffico può influire su alcuni dati demografici della popolazione più di altri. In questo modo è possibile prendere decisioni migliori e basate sui dati.
  3. Gestione della velocità: riduzione dei limiti di velocità a livelli sicuri e adeguati all’ambiente, anche nelle aree a modalità mista in cui veicoli, ciclisti e pedoni condividono lo stesso spazio.
  4. Autonomia: l’adozione più diffusa di veicoli autonomi, progettati con l’obiettivo della prevenzione degli incidenti come una delle loro funzioni principali, riduce alcuni elementi di errore umano, come affaticamento e distrazione, qualei cause di incidenti.
  5. Definizione degli obiettivi: impegnarsi a rispettare una scadenza specifica per raggiungere l’obiettivo di zero morti o lesioni gravi può concentrare le organizzazioni sul compito da svolgere e garantire che siano proattive nell’affrontare il problema prima.

In che modo i dati visivi e l’analisi possono aiutare a raggiungere l’obiettivo?

L’analisi dei dati è forse la più importante delle cinque aree elencate perché consente un approccio più proattivo. Ad esempio, invece di individuare dove si verificano gli incidenti e quindi apportare modifiche retrospettivamente, i dati possono identificare dove è possibile apportare modifiche prima che si verifichino potenziali incidenti.

I dati coinvolti devono essere aggiornati e dettagliati per renderlo possibile. Ad esempio, supponiamo che una buca si sia sviluppata su una strada particolare e stia diventando più grande. In questo caso, gli addetti alla manutenzione e gli urbanisti devono conoscerne lo stato in tempo reale per riempirla prima che diventi un problema più grande. Poiché il maltempo e l’usura della strada possono portare una buca a diventare molto più grande in pochissimo tempo, questo può essere particolarmente pericoloso per ciclisti e conducenti che cercano di evitarla con manovre brusche. Quindi, una risposta rapida è fondamentale.

Il modo migliore per ottenere questo livello di tempestività e dettaglio dai dati è attraverso un approccio visivo. I dati visivi possono fornire una visione in tempo reale di ogni singolo tratto dell’ambiente stradale: segnaletica, lampioni, alberi e arredi stradali, insieme a dati guidati da sensori come i livelli del traffico e le informazioni sulla velocità.

Inoltre, questi dati possono essere aggiornati costantemente, in modo che i manager competenti abbiano il quadro più aggiornato della situazione di una strada e utilizzino molti punti di riferimetno per identificare potenziali pericoli o punti caldi per gli incidenti.

Infine, è possibile accedere da remoto (online) a tutti questi dati visivi. Ciò significa che le squadre di manutenzione non devono perdere tempo a ispezionare fisicamente le aree che richiedono attenzione, aiutando le riparazioni e le modifiche a essere pianificate ed eseguite più rapidamente.

Vision Zero nell’era della smart city

Man mano che le città diventano più intelligenti e connesse, il potenziale di utilizzare la tecnologia e i dati visivi per perseguire Vision Zero è in grande aumento. È qualcosa che Cyclomedia ha trattato nel suo recente rapporto: “Il futuro dei trasporti e della sicurezza stradale nelle città intelligenti. 9 tendenze che rivoluzioneranno la mobilità entro il 2050”.

Nel rapporto è possibile leggere le opinioni di cinque esperti di spicco in sicurezza stradale e mobilità intelligente ed esplorare le attuali sfide in materia di sicurezza stradale. Inoltre nel report sono presenti anche maggiori dettagli su come i dati visivi possono aiutare. Gli esperti esprimono anche le proprie opinioni sulle tendenze che daranno forma ai trasporti e alla sicurezza stradale in futuro.

Tra queste tendenze ci sono:

  • la necessità di flessibilità e sostenibilità in tutti i modi di trasporto;
  • come lo sharing e i veicoli autonomi cambieranno il nostro rapporto con il trasporto su strada;
  • perché lo spazio dovrebbe riguardare più le persone che il traffico e le automobili.

Per leggere la relazione per intero, clicca sul link sottostante.

DOWNLOAD REPORT COMPLETO

 

(Fonte: Cyclomedia)

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