Ancora un libro sulle linee guida BIM? Cosa si può dire di nuovo e che non sia stato già detto ed elaborato? Fino a che punto può servire una ennesima guida sull’implementazione del BIM in Italia?
Perchè serve un libro a tema linee guida sul BIM?
Serve… serve purché elabori sui messaggi rilevanti per il mercato di riferimento ma non conosciuti o peggio non considerati dal mercato italiano. Come questi:
- Chi non adotta il BIM si trova ora dalla parte sbagliata della storia: «nel 2011, solo il 13% dei professionisti del settore utilizzava attivamente il software BIM e il 43% non aveva ancora sentito parlare della tecnologia. Ora, nel 2020, il 73% delle pratiche utilizza il BIM, con l’adozione che aumenta ogni giorno, mentre solo l’1% rimane inconsapevole».
- Chi non sa nulla di BIM rischia di trovarsi disoccupato. Leggete il testo di questa email arrivataci da un candidato al Master BIM A+ 2022-23 : “Ho iniziato a cercare posizioni di lavoro in imprese di costruzione e mi interessano molto le novità. Ma, dopo essermi candidato per varie posizioni, ho ricevuto feedback negativi, anche se ho 6 anni di esperienza nel settore delle costruzioni, perché non apporto esperienza nella metodologia BIM”.
- Implementare il BIM rimane ancora un viaggio verso l’ignoto per l’incredibile sviluppo tecnologico: non si fa in tempo a conoscere ed apprezzare un nuovo software o un nuovo gadget che già esce la nuova versione. Quando scegliere? Cosa scegliere? Quando conviene invece fermarsi ed aspettare?
- Implementare il BIM vuol dire anche sapersi “districare” tra normazione volontaria e cogente, tra versioni inglesi (ISO) ed italiane (UNI), tra Decreti Ministeriali e Regolamenti attuativi per ridisegnare processi operativi, ruoli, procedure, contrattualistica, rapporti con i fornitori…necessari ad una implementazione di successo.
- La filiera AECO è molto autoreferenziale: parlando di BIM dibatte di tecnologie, informatica, norme e processi aziendali pur essendo esperta solo della tecnologia. Gli operatori parlano di digitalizzazione senza gli informatici e solo dialogando con i commerciali delle case produttrici di software, parlano di normazione senza approfondire i risvolti giuridici con i legali e filosofeggiano di processi e soluzioni organizzative con sedicenti esperti privi di vera esperienza aziendale.
Questo libro nasce allora soprattutto con l’intento di semplificare l’adozione della normazione, cogente e volontaria, per il top management di studi, aziende e committenze quando decidessero di implementare la metodologia BIM nelle loro realtà aziendali.
Profilo degli autori
- Mario Caputi. Laurea in economia aziendale alla Universitá Bocconi di Milano. Consulente di direzione internazionale. Dal 2012 Amministratore Unico di in2it srl. Docente dal 2015 al Master II livello “BIM Manager” al Politecnico di Milano e dal 2018 al “Master BIM A+” assieme alle università di Minho (PT) e Lubiana (SLO). Autore di libri e pubblicazioni sulla digitalizzazione della filiera AECO (ed. Maggioli e Grafill) Principali referenze: ADR, ANAS, Corte dei conti, ITALFERR, News Corporation, UBS, Universitá La Sapienza, Xerox, Vigili del Fuoco. Parla correttamente inglese, tedesco, francese e spagnolo.
- Alberto Pavan. Architetto, professore associato di produzione edilizia presso il Politecnico di Milano, dove insegna: Project, Construction e Knowledge Management, presidente della sottocommissione UNI CT33/SC05 “BIM” (UNI 11337), membro dei tavoli di lavoro BIM ISO (ISO 19650) e CEN (442), già responsabile scientifico di Digiplace (architettura della piattaforma digitale europea delle costruzioni, H2020) e Innovance (architettura della piattaforma digitale italiana delle costruzioni, MISE). Vicedirettore del Master Eurpoeo BIMA+. È stato membro del consiglio direttivo e tesoriere del Capitolo Italiano di BuidingSmart International (2005-2015).
- Adriana Romano. Master in BIM Management e Project and Contract Management in Construction Works, Assegnista di ricerca al Politecnico di Milano. Docente al corso BIM Manager per la Marina Militare e consulente nel settore digitale a supporto di enti pubblici e privati per realizzazione di opere, redazione di Capitolati Informativi e Linee Guida di Gestione Informativa.
- Dalila Cavallo. Architetto e Ingegnere, ARB UK, Deputy BIM manager presso Perkins e Will (sede di Londra). Membro dei WG 04, 07, 08 al CEN 442 – BIM. Ddopo una specializzazione in materia di BIM presso il Masterkeen AM4 di Lecco, ha collaborato presso studi di consulenza e General Contractor, sempre in ambito BIM, in Italia e all’estero (JRL Group, BimBOX, MUM, ecc.). Esperta di processi digitali e standard, applicati alle costruzioni.
(Fonte: in2it)