Tutto è cominciato dal territorio e in questo caso parliamo di uno dei 22 rioni in cui sostanzialmente è suddiviso il primo Municipio di Roma (Fig.1) e che ricadono quasi totalmente entro la cinta muraria della capitale d’Italia. Il rione in questione è Castro Pretorio, che si estende per una piccola porzione – l’unico fra tutti i rioni -, anche fuori dal I Municipio, nel II.
Come nasce “conoscere Castro Pretorio”
Ma perché proprio questo rione? Perché al suo interno, esattamente all’inizio di Via Volturno, di fronte all’ingresso principale di quello che una volta era detto Palazzo delle Finanze (ora Ministero dell’Economia e delle Finanze) c’è una piccola area verde, il Parco delle Finanze, che viene curata da un Comitato di cittadini, uno dei quali lo ha formalmente adottato.
Il Municipio Roma I Centro infatti, per favorire la partecipazione dei cittadini, prevede la possibilità della gestione condivisa e diretta dei beni pubblici, in particolare delle piccole aree verdi.
Come volontario di quel Comitato, per valorizzare dunque il Parco ho pensato che potesse essere utile far riferimento al territorio entro cui il parco è situato, partendo in particolare dai suoi luoghi più significativi, cioè dalle sue radici culturali, storiche e artistiche, in cui tutti si possono riconoscere e la cui conoscenza non è affatto scontata.
La prima cosa da cui sono partito è stata una mappa, sulla quale geolocalizzare appunto tali luoghi. Ma come fare a individuare i luoghi?
In questo sono partito dal grande e accurato lavoro svolto nei decenni scorsi da quella che oggi è la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Questo lavoro ha portato alla pubblicazione delle Guide Rionali di Roma: per il Rione Castro Pretorio dal 1987 al 2000 sono stati pubblicati 3 volumi, anche se il lavoro risulta incompleto, perché il quarto volume non è mai stato stampato.
Le Guide mappano, elencano e descrivono in dettaglio una serie di luoghi ritenuti di particolare importanza. Ecco la fonte principale per l’individuazione dei luoghi. Come ho appena anticipato, sfortunatamente il lavoro su Castro Pretorio della Guide è rimasto incompleto e quindi è stato necessario integrare altre fonti e introdurre nuovi luoghi per la porzione di rione non ancora mappata dalle Guide pubblicate.
Una volta realizzata la mappa bisognava raccontare i luoghi per accompagnare viaggiatori, passanti, curiosi e più in generale chiunque fosse interessato ad approfondire la conoscenza dell’intero territorio rionale. Lo strumento che ho ritenuto più idoneo per realizzare questo racconto è stato il Podcast.
E’ nato così il Podcast “conoscere Castro Pretorio“, costituito da tanti episodi quanti sono i luoghi significativi nella mappa. La presenza nel rione di luoghi davvero iconici richiedeva inoltre un approfondimento speciale. E così ad alcuni episodi, ovvero agli episodi relativi a questi luoghi unici e speciali, è stato associato un ulteriore racconto fatto con la voce dei protagonisti dei luoghi medesimi, intervistati dal vivo.
La mappa e più in generale il ruolo della geografia
La mappa (Fig.2) è stata realizzata alla scala 1:10.000 e si basa su fonti “open” e certificate ed è volutamente semplificata per facilitare e accompagnare i suoi utilizzatori nel riconoscimento e identificazione dei luoghi significativi.
Sono stati dunque mappati:
- I limiti del Rione Castro Pretorio
- Le strade con indicazione dei nomi
- Gli aggregati edilizi
- Le aree verdi
- Luoghi significativi con indicazione del numero identificativo per la lettura del nome nella legenda
- Le Mura Aureliane
- La posizione del Parco delle Finanze dove è esposta la mappa.
Il ruolo della geografia in questo progetto, tuttavia, non si esaurisce nella realizzazione della mappa. Infatti, per la predisposizione dei contenuti dei singoli episodi c’è un continuo riferimento alla contestualizzazione territoriale dei luoghi stessi, anzi questo elemento ne costituisce uno dei pilastri narrativi.
Tale riferimento, inoltre, viene modulato nello spazio e nel tempo. Questo significa da un lato di variare l’accuratezza da una scala di estremo dettaglio – come può essere l’indicazione del numero civico o il dettaglio sul posizionamento rispetto agli assi viari circostanti -, e dall’altro di passare ad una scala leggermente più generale – come può essere l’allargamento ad altri rioni limitrofi o a specifici settori del Rione Castro Pretorio. Ma significa anche sollecitare l’attenzione degli ascoltatori sul medesimo contesto territoriale in una o più epoche passate distinte.
In entrambi i casi la geografia offre uno strumento potentissimo tramite, ad esempio, l’utilizzo di mappe topografiche e immagini ad alta risoluzione come Street View di Google, oppure cartografie storiche rese in forma digitale mediante sistemi che consentono la loro sovrapposizione con mappe correnti. Questo strumento diventa fondamentale sia in fase di analisi per l’individuazione e la raccolta delle informazioni, sia in fase di elaborazione testuale di tali informazioni per la predisposizione dei contenuti.
Tra le mappe storiche è necessario citare la famosa mappa del Nolli del 1748 fruibile nel sistema informativo predisposto dall’Università di Standford in California, oppure i diversi piani regolatori adottati a Roma, resi disponibili nel portale Roma150 del gruppo di ricerca coordinato dall’Università di Roma Tre.
Per l’analisi storica dei riferimenti toponomastici viari è risultato, inoltre, veramente utile l’accesso al SIS.TO – Sistema Informativo Toponomastico di Roma Capitale, che consente l’accesso alla documentazione originale collegata alle delibere sull’attribuzione dei nomi alle vie di Roma.
Infine, la geografia ha avuto un ruolo importantissimo anche nella grafica dell’intero Podcast sia per la copertina generale, che le copertine dei singoli episodi.
Per la copertina è stata proposta un’immagine simbolica, con una versione scomposta della mappa del Rione in tanti pezzi diversi, come fosse un puzzle da ricomporre secondo linee e direttrici multiple per indicare l’intento del progetto di valorizzare il territorio quasi ricostruendolo a partire dalle sue radici storiche e culturali, in cui chiunque si può riconoscere, dal turista, al passante, fino al residente.
Per le copertine dei singoli episodi è stata scelta al contrario una rappresentazione altamente descrittiva, quasi didascalica, con una ortoimmagine ad alta risoluzione con un simbolo al centro indicante la posizione di ciascun luogo, corredato da un’etichetta con il nome.
Perché un podcast?
Il podcast è l’unico media che ancora riesce a garantire la pubblicazione e la distribuzione di contenuti di qualità in forma indipendente e senza costi aggiuntivi.
L’indipendenza non è solo per chi produce podcast ma anche per chi li ascolta, perché può fruirne quando, come e quanto ne vuole, in base al proprio tempo a disposizione per questa forma di intrattenimento digitale.
Realizzare un podcast d’altro canto richiede al potenziale content creator di posizionarsi nell’ecosistema digitale che lo governa e che sostanzialmente risponde alle regole più generali del mercato dell’intrattenimento digitale, costituite da domanda e offerta.
Dal lato dell’offerta un podcast o rientra tra i prodotti di un numero abbastanza ristretto di publisher oppure si configura come “indipendente” e quindi il suo autore si può definire self publisher. Questo è il caso del podcast “conoscere Castro Pretorio”.
Data per scontata, almeno nella maggioranza dei casi, la necessità di una piattaforma di hosting per pubblicare il proprio podcast, resta da valutare il lato della domanda. In questo caso si intentende la possibilità per chiunque di poter accedere al nostro contenuto pubblicato. Gli hosting in genere offrono abbastanza facilmente la possibilità di poter distribuire il proprio podcast sui podcatcher più importanti (Spotify, Apple pocasts, Amazon Music) e questo è già un vantaggio rispetto, ad esempio, a chi pubblica un libro. La difficoltà per un self publisher sta invece nel garantirsi la visibilità sul suo podcast, cioè nel promuoversi.
La realizzazione del podcast “conoscere Castro Pretorio”
Nella realizzazione di un Podcast è di fondamentale importanza l’idea e la sua fattibilità. Questo significa che fin da subito devono essere chiari alcuni elementi fondanti.
Il primo fra tutti è legato all’identità del podcaster ovvero è necessario poter dimostrare l’esistenza di un legame profondo con il tema che si vuole affrontare e di essere la persona giusta per realizzarlo.
Nel caso del Podcast “conoscere Castro Pretorio”, l’abitare in quello stesso Rione e far parte di un Comitato locale che agisce in prima persona per la tutela del medesimo territorio, definisce una identità fortemente motivata, quasi “militante” che fissa l’identità dell’autore.
Un ulteriore elemento è la facilità nella comprensione del tema che si vuole trattare e, anche in questo caso, il supporto dato dalla mappa dei luoghi rende immediatamente comprensibile l’argomento che si vuole trattare.
Sempre la mappa con la sua rappresentazione dei luoghi rende molto evidente il “piano dell’opera” e fa capire che ci saranno tanti episodi quanti sono i luoghi.
L’ultimo elemento da chiarire è lo schema narrativo che si vuole adottare, trattando ciascun episodio. Nel caso del Podcast “conoscere Castro Pretorio” siamo di fronte ad una serie “verticale”, dove ogni episodio costituisce una narrazione a sè basata su fonti certe e resa con gli stessi elementi stilistici e in forma autoconclusiva.
Ciascun episodio, dunque, è narrato da una voce (in questo caso sempre la stessa) con il medesimo accompagnamento musicale e con una durata che non eccede i 5 minuti. In taluni casi, per i luoghi più importanti, viene fornito un approfondimento nella forma di un dialogo con un responsabile del luogo stesso, per favorire un maggior coinvolgimento nella fruizione di un contenuto più specifico. L’approfondimento naturalmente comporta un tempo maggiore e la durata in questi casi è intorno alla mezz’ora.
Considerando, inoltre, che tra le persone che circolano nel Rione Castro Pretorio oltre ai (pochi e anziani) residenti italiani ci sono moltissimi stranieri con diversi ruoli (viaggiatori, turisti, immigrati, residenti), gli episodi sono anche resi in lingua inglese.
Nel titolo di ciascun episodio è riportato infine il numero e l’etichetta che il luogo trattato ha sulla mappa, per facilitare l’associazione mentale e la collocazione spaziale dell’ascoltatore.
Una volta definiti tutti i componenti necessari per la pubblicazione (copertina, musiche, testi introduttivi e titoli) e messa a punto la filiera produttiva (scrittura dei testi, registrazione voce e post-produzione), il podcast è stato pubblicato sulla piattaforma attualmente denominata Spotify for creators ed è distribuito sulle principali piattaforme di pubblicazione come: Spotify, Apple Podcasts e Amazon Music.
Tramite il Feed RSS, inoltre, il podcast è visualizzabile tramite la gran parte delle app per podcast ed è indicizzato nel sito podcastindex.org che è il database mondiale dei podcast.
Il podcast è intitolato “conoscere Castro Pretorio” ed è associato alle categorie tematiche Luoghi e Viaggi. Come anticipato, il podcast è composto da tanti episodi quanti sono i luoghi significativi del Rione presenti nella mappa (sono 57). Attualmente sono stati pubblicati gli episodi relativi a circa 40 luoghi e il completamento è previsto tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Non è prevista una frequenza di pubblicazione fissa ma mediamente un episodio è pubblicato ogni 1/2 settimane.
Promozione del podcast
Il Progetto nasce a titolo volontaristico come espressione di cittadinanza attiva, senza scopo di lucro e senza finanziamenti.
Sono state avviate numerose iniziative per diffondere e promuovere il Podcast.
Prima fra tutte è stata avviata una interlocuzione con la Commissione Cultura del Municipio I Roma Centro. La Commissione ha manifestato immediatamente interesse per l’iniziativa e il 18 settembre 2024 sono stato invitato formalmente a presentare il progetto a tutti i componenti. La presentazione ha suscitato un grande interesse ed è stata accolta molto favorevolmente. Successivamente il Municipio I Roma Centro ha anche concesso il proprio patrocinio.
Un primo importane momento di presentazione del progetto è avvenuto il 28 settembre 2024 presso la Sede delle Terme di Diocleziano del Museo Nazionale Romano a Roma, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024 e del Festival del Podcasting 2024.
A questo importante evento va aggiunta anche la presentazione il 20 settembre 2024 presso la Casa delle Tecnologie Emergenti nella Stazione Tiburtina a Roma nell’ambito del Future Talk: Città e culture che è stato un evento Podcast dal vivo per la Rome Future Week 2024.
Un ulteriore evento rientra nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita del Rione Esquilino (che nel periodo 1874-1921, comprendeva anche Castro Pretorio) e si terrà il 12 dicembre 2024 a Villa Altieri.
Collaborazioni ed estensioni del progetto
Nel Rione Castro Pretorio esistono numerose organizzazioni che hanno sede nel Rione stesso e a cui fanno riferimento altrettante comunità che a volte travalicano i suoi confini.
Un esempio è l’Unione Italiana dei Ciechi (UIC), la cui sede romana è sita in Via Mentana e con la quale è stata stabilita una proficua collaborazione. A seguito di contatti preliminari è stato infatti organizzato un primo incontro online di presentazione da cui è scaturita l’iniziativa di pubblicare l’intero podcast, una puntata alla volta, nei comunicati periodici della pagina informativa del sito istituzionale dell’UIC romana.
Presentando il progetto alla Commissione cultura del I Municipio è emersa, inoltre, la richiesta che il progetto del podcast su Castro Pretorio potesse essere replicato anche in altri rioni del medesimo Municipio. Sono dunque stati avviate due iniziative sui Rioni XVII Sallustiano e sul Rione XVI Ludovisi. Nel primo caso in collaborazione con una Libreria locale è stato avviato un corso per la realizzazione in forma collaborativa del podcast “conoscere Sallustiano”. Nel secondo caso è stata avviata una collaborazione tra ASSIPOD – Associazione Italiana Podcasting e il Liceo Statale “Torquato Tasso” per la realizzazione attraverso un PCTO del podcast “conoscere Ludovisi” che si terrà a febbraio 2025, coinvolgendo studenti delle classi IV.
Puoi ascoltare i podcast sulla piattaforma open a questo link.
Se vuoi ascoltarli su Spotify vai a questo link.
(Articolo di Pierluigi Cara)