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Tecniche agroalimentari: verso l’agricoltura 5.0

Tecniche agroalimentari del futuro

Tecniche agroalimentari: le novità del progetto Agrofiliere includono sistemi meccatronici e di interfaccia digitale per trattori, dispositivi per lo smart farming. E ancora applicazioni digitali e meccatroniche avanzate per le colture cerealicole, orticole e florovivaistiche e per le trasformazioni agroalimentari. Inoltre, droni e robotica in campo per prevenire l’attacco di patogeni, diminuire l’utilizzo di acqua, fitosanitari e concimi. Con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e aumentando, al contempo, la qualità e il volume della produzione.

Il progetto Agrofiliere

Questi gli obiettivi di AgroFiliere, sottoprogetto del programma “AGRIDIGIT”, finanziato dal MASAF e coordinato dal CREA Ingegneria e Trasformazione Agroalimentari. Al progetto hanno collaborato i centri Agricoltura e Ambiente, Cerealicoltura e Coltura Industriali, Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura, e Orticoltura e Florovivaismo. I risultati finali sono stati presentati ieri, 21 novembre, a Roma, nel convegno “Tecnologie digitali integrate per il rafforzamento sostenibile di produzioni e trasformazioni agroalimentari”.

Nuove tecniche agroalimentari: mappatura dei suoli e delle colture 

I risultati sono stati rilevanti nella mappatura prossimale e in remoto dei suoli e delle colture. L’interpretazione agronomica delle immagini fornite da sistemi multi-scala e multi-sensore, come ground, proximal, on-site, on-the-go, robot terrestre e droni, ha contribuito a un maggiore controllo sul livello di impatto ambientale. Inoltre, lo sviluppo di prototipi per l’agricoltura di precisione ha portato a una diminuzione degli sprechi nelle pratiche agricole, come l’uso di acqua e fitofarmaci. Questi progressi hanno determinato un aumento della produttività e un miglioramento della qualità dei prodotti finali destinati al consumatore.

Il simulatore SimAgri

Il Simulatore SimAgri è il fiore all’occhiello tra i sistemi meccatronici e di interfaccia digitale sulle macchine per la gestione avanzata delle operazioni colturali. Quest’ultimo è una sorta di trattore intelligente con guida automatica a controllo satellitare (con solo 2,5 cm di errore), in grado di dialogare con seminatrici di precisione e barre irroratrici per la distribuzione di concimi e antiparassitari a rateo variabile, in base al terreno da trattare. I droni e il rilevamento digitale dello stato delle colture e delle geometrie del terreno mappano il territorio, il tutto in ambiente virtuale.

La disponibilità di un simulatore di trattore che aziona un parco di macchine operatrici agricole rappresenta un ulteriore passo evolutivo dell’agricoltura di precisione. Si potrà digitalizzare completamente un’azienda agricola creando una sua “gemella virtuale” che potrà servire a simulare le scelte reali più opportune in funzione di diversi scenari possibili. Inizialmente ideato per la ricerca, potrà avere ricadute concrete anche per il mondo produttivo.

Tecnologie predittive e blockchain per la filiera agroalimentare

I ricercatori hanno messo a punto modelli previsionali per prevedere in anticipo i patogeni e ridurre l’uso di fitofarmaci, impiegandoli solo dove necessario, ad esempio contro l’oidio della vite. Inoltre, sono stati creati sistemi digitali per la valutazione della morfologia e del comportamento adattativo delle nuove varietà di cereali, tramite tecniche di fenotipizzazione high-throughput, applicate al miglioramento genetico. Questi sistemi sono utilizzati anche per quanto riguarda il controllo e la tracciabilità della qualità e della sicurezza lungo l’intera filiera cerealicola. Infine, è stata costruita una piattaforma logistica per la tracciabilità integrata basata su blockchain. Tale piattaforma è progettata per garantire il mantenimento della qualità dei prodotti di IV gamma a base di ortaggi e per l’intera filiera agrumicola.

I ricercatori si concentrano sullo sviluppo di sistemi avanzati per la gestione agronomica e agroambientale. Questi sistemi mirano anche alla valutazione dello stato vegetativo, fitosanitario, della maturazione e della qualità dei prodotti direttamente in campo, spaziando dalla smart farming alla robotica agricola. Inoltre, sono stati implementati sistemi di Sensors and digital data networking per migliorare i processi di trasformazione agroalimentare. Infine, i ricercatori hanno sviluppato app dedicate al controllo della qualità del prodotto, pensate per ottimizzare la logistica di precisione.

Nuove tecniche agroalimentari: verso l’agricoltura 5.0

Questo progetto – dichiara Paolo Menesatti, Direttore del CREA Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari – nasce e si sviluppa nel pieno della transizione meccatronica e digitale dell’agricoltura – ora spesso indicata con il termine 5.0 – che è universalmente indicata come una strategia di elezione per efficientare la produzione sostenibile, ossia produrre il necessario con qualità e di qualità rispetto al prodotto e all’ambiente.  Le attrezzature acquisite e le attività progettuali hanno prodotto numerosi risultati trasferiti al mondo produttivo e degli stakeholder, aprendo una strada importante verso ulteriori e più specifici approfondimenti scientifici e di ricerca proprio al fine di trovare le migliori combinazioni produttive che si adattino alle criticità produttive e dei cambiamenti climatici”.

(Fonte: CREA).

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