L’embedding di ChatGPT su tutte le piattaforme mobili che conosciamo, a prima vista non sembrava intersecasse tematiche dei dati geografici. Semplicemente non appariva come uno strumento che potesse avere grande impatto sull’informazione legata a un luogo.
L’impatto di ChatGPT nell’uso dei dati geografici
Contrariamente a questa supposizione, l’impatto di ChatGPT nell’ambito dei dati geografici si avrà, eccome, nella misura in cui tutto quello che è oramai faticosamente georiferibile dai più, lo sarà, e più o meno in automatico, a costi sempre più bassi anche e soprattutto grazie proprio alla piu famosa modalità di interazione uomo macchina oggi sul mercato, per l’appunto ChatGPT.
Immaginiamo quanti servizi commerciali o istituzionali possono essere georiferiti autonomamente, disponendo di quelle capabilities di geocodifica le cui routines di apprendimento sono già in circolazione, alla stessa stregua di quelle del riconoscimento ad esempio dei cartelli stradali, speed limits in testa.
Quanti piu attributi quali-quantitativi descrittivi, soprattutto riferibili alle attività umane, saranno massivamente associati a una coppia di coordinate grazie all’AI, beh, tanto più numerose saranno evidentemente le funzionalità rese possibili da un numero altrettanto crescente di applicazioni, in prevalenza dedicate al mondo mobile naturalmente.
Noi addetti ai lavori lottiamo ogni giorno per agganciare dati ad un territorio, stanziali o no che questi siano, e sicuramente l’AI praticherà un’invasione di campo più o meno significativa, lo vedremo.
Il telefono: strumento imprescindibile per la mobilità
Dietro a tutto questo, accresce inesorabilmente l’aumentare del peso specifico, del peso informativo e del peso anagrafico di un telefono, e sarà quindi altamente probabile che in un futuro piuttosto prossimo siano dapprima proprio le Istituzioni a chiamare ciascuno di noi a dotarsi di uno smartphone per essere ammessi nei locali pubblici e forse anche per essere accettati in determinati centri storici o altrove… e tutto questo senza necessariamente bisogno della compresenza di eventi pandemici o bellici: ciascuno dovrà esporre la sua anagrafe e dovrà farlo con un telefono sempre a portata di mano.
Naturalmente, a tutti coloro che potrebbero rispondere che la cosa già in parte succede (e che per conseguenza di ciò la questione finisce li e va bene cosi) corre l’obbligo di far notare non solo e non tanto le solite coincidenze dei corsi e ricorsi storici, sempre li a dimostrarci che determinati percorsi non si manifestano sempre proprio per caso, quanto la più interessante e ricorrente costante data dalla sequenza di eventi che generano una conseguente azione istituzionale di rigidità sui cittadini, i quali, sulla base degli eventi pregressi che si sono succeduti, vengono indotti a ritenerla l’unica soluzione possibile.
Ma è a monte che occorre guardare, se si vuole capire che cosa in realtà sta accadendo.
Ai manager di oggi, ai quarantenni e cinquantenni magari anche appassionati del mondo digital, io non posso che suggerire altro che investire nell’informazione geografica, come elemento che oltre a diventare sotto i nostri occhi sempre più distintivo e caratterizzante della vita sociale della collettività, presto potrà quindi rivelarsi elemento necessario per la stessa pubblica circolazione di ognuno di noi; non ci sarà grande margine operativo per spostarsi e muoversi senza un telefono in mano che in un certo senso abiliti il soggetto agli spostamenti.
E quante profezie, anche nei film comici più insospettabili, sono state lanciate come fossero battute quando battute non erano. Nel secondo episodio della saga di Austin Powers (1997-2002), al protagonista viene chiesto di dare qualche indicazioni sul nostro futuro, e fra le tre risposte fornite, all’epoca percepite come distopiche, due si sono nel frattempo già ampiamente verificate, mentre la terza affermava che: “un giorno entrerò in un ristorante e sarò arrestato perchè sprovvisto di un telefono“.
Anche in questi scenari più o meno futuribili, la localizzazione diventa fondamentale e centrale, e in entrambi i contesti – automobilistico e pedonale – il tutto potrebbe avvenire senza tener conto della nostra volontà. Dimenticarsi il telefono significherà non potersi fondamentalmente spostare, alla stessa stregua del possedere un veicolo che non sia dotato di sistemi ADAS.
(Articolo di Valerio Zunino – CEO e founder StudioSIT SA)