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Toponomastica e civici, l’Italia è aggiornata. Ma come abbiamo fatto?

Toponomastica e civici, l’Italia è aggiornata. Si, ma come è stato possibile? Ecco la storia più recente.

Toponomastica e civici: l’Italia è aggiornata

E’ trascorso oramai più di un anno dalla straordinaria e al contempo estenuante conclusione delle attività di rilevamento e mappatura dei numeri civici, eseguite da StudioSit SA su tutti i territori comunali d’Italia e iniziate intorno alla metà degli anni ’90.

Oggi è un piacere per noi annunciare l’avvenuto completamento della quarta fase di aggiornamenti, che ha potuto coinvolgere (per la prima volta durante un solo anno) oltre settemila comuni, i quali in alcuni casi ci hanno supportato attraverso i propri uffici di riferimento nel dirimere questioni legate alla corretta assegnazione e alla non sempre conseguente effettiva presenza sul territorio di una toponomastica ufficiale, specie in aree extraurbane.

In altre occasioni, i comuni hanno invece richiesto di definire noi stessi una proposta di toponomastica, ove determinati contesti rurali o disagiati lo avevano reso necessario, proposta evidentemente realizzata a norma di codice della strada, in accordo con le specifiche ANNCSU (L’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane) e con la successiva adozione da parte delle amministrazioni, per una nuova numerazione finalmente completa e georiferita.

Accuratezza geografica del rilievo per i civici

E’ importante, e ciò a beneficio degli Enti Locali o dei relativi consulenti che dovessero incidentalmente leggere queste nostre righe, ricordare e fissare bene quanto segue.

L’accuratezza geografica utile, alla quale rilevare o in altro modo acquisire i diversi livelli informativi che compongono un Sistema Informativo Geografico, è del tutto variabile, principalmente in funzione della natura di quel singolo livello informativo e dell’utilizzo e della frequenza di tale utilizzo, che direttamente ne conseguono.

Ai fini del rilevamento di un numero civico, l’accuratezza necessaria, sufficiente e ragionevole in ambito urbano si attesta idealmente nell’intorno di circa 1,5 metri rispetto alla proiezione ortogonale all’asse stradale dell’apertura (accesso) sul bordo esterno dell’eventuale marciapiede.

Riguardo a quest’ultimo aspetto, StudioSit SA è stata precursore del buon senso che ha indotto ISTAT a scegliere esattamente tale criterio di georiferimento dei punti, in uno scenario ancora del tutto ipotetico e dannatamente futuribile a livello di copertura nazionale, che poco o nulla ha a che vedere con la recente pubblicazione dello stesso archivio ANNCSU, per l’appunto un elenco, primo tentativo lodevole di mettere in piazza (qui sarebbe proprio il caso di dirlo) una robusta lista dei civici che risultino assegnati dagli Enti Locali sul territorio nazionale; un database purtuttavia ricco di duplicati, incoerenze ed errori (dei quali presumibilmente ISTAT non è responsabile), e soprattutto privo di coordinate, se si escludono ovviamente quelle incrociate con dati Agenzia delle Entrate, oppure Industry o Open Street Map.

La precisione nelle aree rurali

Il valore di cui più sopra è poi anche inferiore (2-3 metri) nelle aree rurali, in corrispondenza di case sparse e di altre realtà edilizie del tutto non concentrate. E questo è il valore geografico adatto per la stragrande maggioranza degli utilizzi che della banca dati dei civici si possono realizzare: in ambito urbanistico e pianificatorio, gestionale, delle multiutilities, navigazionale (non per forza soltanto automotive), della fiscalità locale, della protezione civile, elettorale eccetera…, chè per gli impieghi di genere topografico sono ben altre le basi di dati di uso fondamentale, ove i nostri rappresentano invece non più di un valido supporto.

Nella sostanza, non occorre disporre di due o tre bazooka hi-tech per sparare a un portone o a una targhetta ai fini di un rilevamento centimetrico o giù di lì, poiché sono altri i fattori, altri gli elementi davvero cruciali che consentono di creare effettivamente e con cognizione un geodatabase di questo genere, che risulti fruibile – perchè completo – in ogni angolo del Paese per quanto remoto; che sia in parte e più sovente di quanto si possa immaginare anche figlio della ricostruzione di una toponomastica che prima proprio non c’era, quando un comune la desideri, e che sia aggiornato in modo scientifico e sistematico attraverso un modello che alla fine si dimostri pressochè inattaccabile, anche nel rispetto di specifiche nazionali e non solo.

Toponomastica e civici: gli aggiornamenti 2023

Durante il 2023, StudioSit SA ha provveduto al rilevamento di 312.429 modifiche toponomastiche sul territorio italiano, corrispondenti nel 68% dei casi a nuovi numeri civici, nel 13% dei casi a un avvenuto cambio di toponimo, e rispettivamente nel 10 e nel 9 per cento a civici rimossi a seguito di demolizioni (o altro) e civici la cui posizione geografica è stata modificata.

I nostri dati, con riferimento specifico alla situazione dei nuovi numeri e dinanzi a uno scenario nazionale certo di non agevole misurazione, sono da considerarsi in linea con il trend dei fabbricati di nuova costruzione reso noto dall’ISTAT (al momento per il 2021), che presentava 18.990 nuove edificazioni residenziali, realizzate a seguito di regolare titolo edilizio, alle quali occorre aggiungere i nuovi fabbricati a destinazione industriale e commerciale e tenere evidentemente conto del fatto che ogni edificio (o più propriamente isolato, in particolare nei centri storici, ottocenteschi e poi novecenteschi) matura l’assegnazione di una quantità di numeri civici decisamente variabile, che parte da 1 per arrivare ad alcune decine e in qualche caso addirittura centinaia!

L’evoluzione del patrimonio edilizio

La Lombardia è la regione con il maggior numero di nuove situazioni toponomastiche, e quindi edilizie. Nel caso si intendesse misurare accuratamente la dinamica di quest’ultimo aspetto, bisognerebbe tenere altresì conto dei cantieri in essere (anch’essi rilevati sul campo e facenti parte dei nostri geodatabase), in modo da ottenere un’informazione pressochè completa dell’evoluzione distribuita del patrimonio edilizio nazionale.

Si presentano a tal fine come estremamente interessanti alcune valutazioni geostatistiche che è possibile eseguire dopo aver calcolato, tra le altre cose e con elevata accuratezza, almeno dieci fattori di causalità della variabile edilizia, fattori di derivazione inevitabilmente scientifica, i quali possono finalmente costituire un invidiabile supporto a vantaggio di una pianificazione geourbanistica ispirata e consapevole. Ne tratteremo in un prossimo contributo.

La banca dati toponomastica e civici di Studio SIT

A tutti gli Enti Locali d’Italia, StudioSit SA propone oggi la propria banca dati geografica e toponomastica dei numeri civici, a copertura di un qualsiasi territorio municipale (o consortile, comunitario montano, provinciale o rappresentativo di altra aggregazione o unione di comuni) e aggiornata a fine 2023.

Le condizioni economiche e tecniche di fornitura possono essere richieste via mail, scrivendo a: info@studiosit.ch. A seguito dell’accettazione delle prime e delle seconde, l’Amministrazione Locale riceverà la banca dati entro le successive 48 ore lavorative e in uno dei formati GIS / CAD compatibili con gli ambienti software QGIS, ESRI, Mapinfo, Autodesk, ecc.

Per maggiori informazioni visita il sito web StudioSit SA.

(Articolo di Valerio Zunino – CEO e founder StudioSIT SA)

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