Galileo Emergency Warning Satellite Service: fornire una soluzione salvavita in scenari di emergenza con l’impiego dei satelliti Galileo.
Galileo Emergency Warning Satellite Service
I disastri naturali o causati dall’uomo servono per ricordare la necessità di strumenti innovativi e soluzioni per la gestione e la risposta resiliente al rischio. Il programma spaziale dell’UE, con la sua attenzione agli utenti finali, si evolve continuamente per offrire servizi che contribuiscono alla sicurezza e al benessere dei cittadini europei.
L’Emergency Warning Satellite Service (EWSS), sviluppato dal Directorate General for Defence Industry and Space (DEFIS) della Commissione europea, mira a supportare e integrare gli attuali servizi di protezione civile attraverso l’utilizzo dei segnali di Galileo e la resilienza delle infrastrutture.
L’EWSS utilizza la funzione di messaggistica di Galileo per trasmettere avvisi, tramite smartphone, agli utenti in specifiche aree target con copertura satellitare. Questo servizio non dipende dalle reti mobili e può raggiungere le persone anche nelle regioni rurali con un segnale mobile debole o quando le infrastrutture di terra sono colpite da un disastro.
Satelliti Galileo: un canale satellitare 24/7
Pascal Claudel, direttore operativo dell’EUSPA, spiega che l’EWSS fornisce alle autorità nazionali di protezione civile un canale “satellitare” 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per trasmettere allarmi alla popolazione.
Si tratta di un servizio indipendente che opera in parallelo ai sistemi di allerta nazionali esistenti quali reti mobili, televisione, radio, sirene, internet e social network.
Il servizio di allerta Galileo è progettato per essere accessibile su qualsiasi dispositivo in grado di elaborare i segnali Galileo, inclusi smartphone, sistemi di navigazione per auto e ricevitori fissi sugli edifici per la visualizzazione pubblica.
Il servizio Search and Rescue di Galileo
Oltre all’EWSS, Galileo offre anche il servizio di ricerca e salvataggio (Search and Rescue SAR), che è stato determinante nel salvare vite umane in situazioni di emergenza. Recentemente, un marinaio che partecipava ad una regata intorno al mondo in solitaria è stato salvato dopo che il suo faro di emergenza ha fornito ai soccorritori la sua posizione dopo la distruzione della sua imbarcazione da parte delle onde.
Le dimostrazioni del servizio
Le dimostrazioni dell’EWSS sono state condotte con successo nell’ambito del progetto STELLAR di Horizon Europe. Una dimostrazione ha replicato l’esplosione mortale avvenuta presso gli stabilimenti AZF a Tolosa, in Francia, nel 2001.
Questa demo si è svolta presso tre siti:
- La centrale operativa della prefettura dell’Alta Garonna, responsabile dell’emissione dell’allerta;
- il centro servizi di ricerca e salvataggio Galileo con sede presso le strutture del CNES a Tolosa;
- nella città di Tolosa dove gli utenti di telefoni cellulari hanno ricevuto i messaggi di allerta.
La dimostrazione EWSS condotta dal consorzio STELLAR è stata accolta con grande successo ed entusiasmo. Il servizio trasmetteva in modo efficiente messaggi di soccorso ai telefoni cellulari dei cittadini entro pochi secondi dall’attivazione. Grazie alla precisione superiore di Galileo, gli utenti finali sono stati in grado di visualizzare con precisione l’area interessata.
Un’altra esercitazione, del 30 giugno 2023, ha replicato l’esplosione del Chempark a Leverkusen, in Germania, avvenuta due anni fa.
Queste simulazioni hanno dimostrato l’efficiente trasmissione di messaggi di soccorso ai telefoni cellulari dei cittadini entro pochi secondi dall’attivazione, aiutata dalla precisione superiore di Galileo nel visualizzare le aree interessate.
Il consorzio STELLAR, composto da aziende dell’UE con esperienza nella navigazione satellitare e nella gestione delle emergenze, guida queste dimostrazioni. Del consorzio fanno parte Telespazio France, CNES, EENA, F24 e Thalès Alenia Space.
I servizio dei satelliti Galileo per gli allarmi in emergenza rappresenta un significativo passo avanti nel garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini europei durante gli scenari di emergenza.
(Fonte: EUSPA)