Un incentivo unico su base misurabile per la ristrutturazione e digitalizzazione del patrimonio immobiliare italiano e la modernizzazione del nostro Paese. È la proposta emersa in occasione del primo “Summit for Territories”, il convegno organizzato dall’associazione Smart Buildings Alliance Italia (SBA) che si è svolto presso l’Auditorium di Assimpredil ANCE a Milano. Vi hanno partecipato 80 esperti e manager di vari enti e aziende del settore, che hanno approfondito tematiche come le reti digitali, gli edifici intelligenti, le comunità energetiche, la mobilità elettrica e le smart city.
In particolare, l’evento ha fatto emergere come numerose risorse per la modernizzazione in Italia sono poco condivise e partecipate dagli attori della filiera decisionale ed esecutiva nel segmento delle costruzioni e come gli incentivi per l’ammodernamento del nostro patrimonio immobiliare siano dispersi in troppi rivoli.
“Il direttivo della nostra associazione, assieme agli intervenuti di altissimo livello del convegno, hanno convenuto che sia urgente una visione organica”, ha dichiarato il presidente di SBA, Domenico Di Canosa, “che parta dalla digitalizzazione del patrimonio immobiliare e degli edifici richiesta dall’art. 135 bis del Testo Unico per l’Edilizia (TUE) ed obbligatoria per l’ottenimento del ‘bollino blu digitale’ e quindi per l’agibilità degli edifici nuovi o profondamente ristrutturati. La rete digitale, assieme al controllo certificato delle
performance energetiche attraverso EDGE computers che pubblichino dati standard, nel rispetto della privacy dei cittadini, su appositi portali pubblici, potranno definire la baseline dei consumi per ogni edificio e guidare correttamente gli interventi per raggiungere gli obiettivi del ‘Fitfor55’ di decarbonizzazione del settore immobiliare entro il 2050, facendo da collante per gli altri temi inerenti l’elettrificazione del trasporto, che vede nella ricarica in proprio un altro requisito del TUE all’art. 4”.
Durante il primo “Summit for Territories” di SBA a Milano, è emersa anche la necessità della revision dei piani di attuazione del PNRR per accelerare la ristrutturazione degli edifici, che ad oggi marcia lentissima al ritmo di appena 38mila edifici all’anno nel 2021, quando l’obiettivo è azzerare le emissioni del parco immobiliare italiano (composto da più di 12 milioni di edifici) entro il 2050, ovvero tra soli 28 anni, con un traguardo intermedio di riduzione del 55% delle emissioni di CO2 rispetto al 1990 entro il 2030.
Inoltre è necessario dare giusta priorità alle azioni impattanti, come banda ultra-larga (BUL), building automation e domotica connessi alla rete in ogni pertinenza, tecnologia di abilitazione ai servizi e nuove app digitali per il monitoraggio degli assett immobiliari ed implementazione di nuovi modelli di organizzazione della società per una maggiore inclusione sociale e pervasività dei servizi al cittadino come quello sanitario a livello nazionale e locale, ad esempio attraverso la telemedicina domestica.
“Proprio sul settore della telemedicina”, ha annunciato il presidente Di Canosa, “SBA intende organizzare un Summit ad hoc, da tenersi a Roma entro i prossimi 6-8 mesi, per coprire i temi del programma EU4Health”.
(Fonte: Mediarkè)
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