Salone del Restauro 2025: dopo il grande successo di Restauro 2024, il Salone Internazionale del Restauro dà appuntamento dal 14 al 16 maggio 2025 per la sua XXX edizione.
Salone del Restauro 2025: un evento in crescita
Si è conclusa con un bilancio estremamente positivo la XXIX edizione di Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, l’evento di riferimento in Italia per la conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico. Rispetto all’edizione 2023, il Salone ha registrato un incremento del 30% degli espositori e del 50% dei visitatori, con una forte partecipazione internazionale: 16 Paesi esteri e oltre 50 delegati hanno contribuito a rendere l’evento un crocevia di idee, innovazioni e collaborazioni strategiche per il futuro del settore.
“Siamo molto soddisfatti del successo della XXIX edizione del Salone del Restauro. L’atmosfera vibrante, la partecipazione entusiasta e il notevole programma convegnistico hanno reso questo appuntamento un’esperienza indimenticabile. I numeri parlano da soli: aumento di espositori e visitatori, per una partecipazione attenta e coinvolta durante conferenze e dibattiti. Crocevia dinamico e stimolante, il Salone si conferma vetrina della maestria italiana del restauro e luogo d’incontro e scambio di saperi e conoscenze che contribuiscono all’unisono alla tutela dell’inestimabile patrimonio storico-artistico mondiale” – dichiara Andrea Moretti, presidente di Ferrara Expo.
“Il nostro Paese è faro di eccellenza e tradizione: indiscussa sua utilità nel conservare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale in Italia e all’estero. Restauro 2024 assume in questo contesto un ruolo di primo piano, qualificandosi come piattaforma autorevole in cui si tracciano le direttrici future del settore, motore per la crescita culturale, sociale ed economica”.
Tecnologie avanzate e saperi artigianali: un binomio vincente
Restauro 2024 ha offerto una panoramica completa sulle soluzioni più innovative per il settore, mettendo in luce sia le competenze artigianali più raffinate sia le più avanzate tecnologie per la conservazione.
Un ruolo di primo piano è stato riservato ai laboratori artigianali di restauro, veri custodi del sapere tradizionale. Restauratori del vetro, esperti di lampadari storici e atelier specializzati nel recupero di tessuti e abiti d’epoca hanno mostrato il loro lavoro minuzioso e altamente specializzato. Allo stesso tempo, il Salone ha dato spazio alle tecnologie di ultima generazione, come ologrammi, illuminotecnica avanzata, software di progettazione e sistemi digitali per il monitoraggio e la conservazione dei beni culturali.
Questa perfetta sinergia tra antico e moderno dimostra come il restauro sia un settore in continua evoluzione, capace di rispondere alle nuove esigenze con soluzioni sostenibili ed efficienti.
La collaborazione con Assorestauro e la presenza internazionale
Un contributo fondamentale all’edizione 2024 è arrivato da Assorestauro, l’associazione italiana per il restauro architettonico, artistico e urbano, che ha portato a Ferrara un programma convegnistico di alto livello. Le aziende associate hanno presentato le migliori best practice del settore, offrendo uno spaccato dell’eccellenza italiana riconosciuta in tutto il mondo.
“Siamo molto felici di come si è svolto il Salone quest’anno e anche di come è stata realizzata la Restoration Week. Da parte delle aziende associate c’è stata un’alta partecipazione sia nell’area espositiva sia all’assemblea dell’associazione, durante la quale sono emerse visioni, strategie e intenti comuni per il futuro. I nostri soci hanno proposto stand e contenuti innovativi, di alta qualità e soprattutto in grado di coinvolgere attivamente il pubblico della Fiera” – ha dichiarato il Consiglio Direttivo di Assorestauro.
Grande attenzione è stata dedicata all’internazionalizzazione del Salone, resa possibile grazie alla collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e ICE Agenzia, che ha favorito la partecipazione di delegazioni provenienti da 16 Paesi, tra cui Stati Uniti, Arabia Saudita, Azerbaigian, Giordania, Libia, Marocco, Turchia e Ucraina.
“Le delegazioni invitate dagli uffici ICE in diversi Paesi hanno offerto un contributo significativo all’internazionalizzazione del Salone di Ferrara, interagendo nel corso di incontri programmati e di altri realizzati sul momento, con gli espositori e i visitatori” – ha osservato Matteo Masini, Dirigente Ufficio Beni di Consumo di ICE Agenzia. “Particolare attenzione è stata dedicata al collegamento con la Fiera Heritage di Istanbul, alla presentazione del centro di Formazione in Uzbekistan di prossima apertura e ai progetti di ricostruzione in Ucraina”.
Salone del Restauro 2025: I temi chiave dell’evento
Il fitto programma di convegni e incontri ha affrontato le sfide attuali del settore, con un focus su:
- Digitalizzazione dei beni culturali, fondamentale per la documentazione e conservazione delle opere;
- Gestione delle emergenze, con particolare attenzione a terremoti e cambiamenti climatici;
- Sostenibilità e efficientamento energetico, aspetti sempre più centrali nel restauro di edifici storici.
A livello regionale, anche l’Emilia-Romagna ha organizzato una serie di attività sulle sfide future della conservazione, volte a valorizzare il patrimonio culturale locale. Tra i momenti più apprezzati, il convegno sulla presentazione del Progetto Castello Estense, che ha illustrato l’intervento di miglioramento post-sisma 2012 e la rifunzionalizzazione degli spazi museali.
L’evento continuerà a rappresentare un punto di riferimento per la filiera del restauro, promuovendo eccellenza, innovazione e sostenibilità nella conservazione del patrimonio culturale.
Link utili dell’evento:
Rivedi il video dell’edizione precedente
(Fonte: Ferrara EXPO)