Nel panorama delle tecnologie GNSS (Global Navigation Satellite System), RTKlib rappresenta ormai uno standard di fatto per il processing basato su algoritmi open source. Sviluppato inizialmente dal ricercatore giapponese Tomoji Takasu, RTKlib si è evoluto grazie a una vivace comunità di sviluppatori e ricercatori, che hanno contribuito a renderlo sempre più flessibile e performante.
Global Navigation Satellite System: i vantaggi RTKlib
Versatilità: RTKlib supporta osservabili da diverse costellazioni satellitari (GPS, GLONASS, Galileo, BeiDou, QZSS) e diverse tecniche di posizionamento (RTK, PPK, PPP).
Economicità: la possibilità di utilizzare ricevitori GNSS anche di fascia bassa o media, unita alla natura free e open source, consente di abbattere i costi e rende il posizionamento di precisione accessibile a un’ampia platea di utenti.
Personalizzazione: grazie al codice sorgente aperto, il software può essere adattato a innumerevoli scenari d’uso e integrato in workflow diversi (dalla ricerca accademica fino ai progetti professionali).
Global Navigation Satellite System: i limiti
Nonostante i notevoli punti di forza, tra cui quelli elencati sopra, il processing di dati GNSS acquisiti in contesti particolarmente complessi (es. aree urbane, ambienti montani con rocce riflettenti, zone a copertura satellitare ridotta) sconta comunque il limite di fondo: l’impatto del multipath. Quest’ultimo, dovuto alla riflessione dei segnali satellitari su superfici diverse, può compromettere la stabilità e la precisione del posizionamento, rallentando la convergenza a soluzioni affidabili e aumentando la possibilità di ottenere fix errati.
L’algoritmo GREP di Gter integrato in RTKLIB
Da diversi anni, Gter ha avviato un filone di ricerca finalizzato alla mitigazione dei fenomeni di multipath nei contesti operativi più difficili. L’azienda ha così sviluppato un proprio algoritmo proprietario e brevettato, denominato GREP. GREP agisce come un filtro sulle osservabili, consentendo di effettuare una detection di potenziali effetti di multipath, e relativa azione di mitigazione.
Per sfruttare al massimo i benefici dell’algoritmo GREP, Gter ha realizzato una versione personalizzata di RTKlib. L’obiettivo è fornire agli utenti uno strumento “chiavi in mano” in cui le funzioni di GREP siano già incluse e configurabili in modo intuitivo. Nello specifico:
Versione via Bash: per le nostre applicazioni che richiedono di automatizzare l’elaborazione, Gter ha creato degli script dedicati, che consentono di avviare e gestire GREP da riga di comando. Questa opzione permette di integrare l’algoritmo in pipeline di elaborazione più complesse (ad esempio in un server GIS aziendale o in uno scenario di cloud computing).
Integrazione grafica: un plugin dedicato rende disponibile parte delle funzionalità di GREP all’interno dell’interfaccia grafica di RTKlib (ad esempio in RTKpost o RTKnavi), permettendo a chiunque di beneficiare dei filtri anti-multipath senza dover intervenire a livello di codice o di script Bash.
A chi è rivolto GREP
Grazie a questa duplice modalità di utilizzo, l’algoritmo GREP risulta accessibile sia a un’utenza avanzata (professionisti, ricercatori) che a un pubblico più generalista (tecnici GIS, topografi, ecc.), i quali potranno così aumentare la precisione dei propri rilievi in ambienti complessi.
(Fonte: G.ter)