ArcGIS StoryMaps, uno dei prodotti più recenti di casa Esri, sta vedendo aumentare il proprio successo nel giornalismo, dove è stato consacrato tra gli strumenti più utili, fruibili e allo stesso tempo affidabili di questi anni. Testate come Forbes, il Financial Times, il Washington Post e il New York Times usano abitualmente ArcGIS StoryMaps per creare articoli più performanti e interattivi. Anche in Italia ArcGIS StoryMaps ha cominciato a essere di casa in alcune tra le più grandi testate giornalistiche, con il Gruppo GEDI in testa.
ArcGIS StoryMaps e il giornalismo
Il prodotto è legato a una community nata con lo scopo di aumentare le potenzialità di condivisione dei dati geografici, ponendosi su un piano di maggiore accessibilità per tutti. Questa community si è evoluta rapidamente a livello internazionale, presentando lavori sui temi più disparati e incentivando il peer review, attestandone così la credibilità. Si parla in questo caso di “geo-giornalismo”, ossia la possibilità di creare notizie legate in modo tangibile ai fatti e al loro contesto territoriale.
Il geo-giornalismo nell’era della pandemia
Il successo di ArcGIS StoryMaps per il giornalismo si deve anche alla fase storica recente. Prima del 2020, le principali testate nazionali cercavano strategie per impattare un mercato digitale ancora acerbo, mentre emergenti blog indipendenti puntavano ad accorciare le distanze con l’utenza. Una crescente coscienza ambientalista mirava a ridurre il consumo di carta e altre materie prime.
Con l’avvento della pandemia di Covid-19, il mondo si è trovato improvvisamente a dover lavorare da remoto, spingendo al massimo lo sviluppo delle tecnologie digitali. La comunicazione ha subito una trasformazione accelerata e il problema delle “fake news” si è imposto con prepotenza, rendendo labile la distinzione tra vero e falso. Oggi, con strumenti come gli assistenti AI, il lavoro del giornalista rischia di confondersi con quello di chi diffonde informazioni poco affidabili.
ArcGIS StoryMaps: un approccio innovativo
Cosa distingue ArcGIS StoryMaps da altre tecnologie per la creazione di contenuti? ArcGIS StoryMaps è un valido strumento per il giornalismo, poiché permette di integrare nel racconto audio, foto, video e altri materiali raccolti, geolocalizzandoli su mappe interattive che diventano parte integrante dell’articolo. In questo modo, l’utente non si limita a leggere una storia ma vi partecipa come testimone, vivendo un’esperienza immersiva.
Inoltre, il giornalista beneficia di un processo di scrittura più rapido e lineare, poiché non deve più elaborare interamente il materiale multimediale grezzo che, grazie alla geolocalizzazione, aggiunge credibilità alle informazioni.
Un utilizzo più consapevole
ArcGIS StoryMaps influenza anche l’approccio del giornalista nella raccolta delle informazioni: il professionista sa fin dall’inizio che i materiali multimediali raccolti diventeranno parte integrante dell’articolo, guidando la creazione già dalle prime fasi e consentendo di immaginare subito come sarà l’articolo finale.
Come si impara a usare ArcGIS StoryMaps?
Sicuramente un altro elemento chiave del successo di ArcGIS StoryMaps per il giornalismo lo si deve alla sua semplicità di utilizzo. È altrettanto vero però che le sue potenzialità sono vastissime e in costante aggiornamento. Per questo Esri Italia, distributore ufficiale in Italia delle tecnologie Esri, organizza periodicamente dei webinar completamente gratuiti dedicati ad ArcGIS StoryMaps e alle sue novità.
Per scoprire i prossimi appuntamenti e consultare la sezione dedicata ai webinar, clicca qui.
(Fonte: articolo di Umberto Feola)
Leggi anche: