Dati satellitari e vini pregiati. Presentate a Vinitaly dalla startup italiana Ticinum Aerospace, le innovazioni per il settore dei fine wine che fanno uso di dati satellitari, mappe 3D e indicatori intelligenti dei trend per il mercato.
Di Saturnalia avevamo già avuto modo di raccontarvi (Satelliti e big data ti portano alla scoperta dei vini pregiati da casa tua) ma il progetto della startup Ticinum Aerospace nel mondo dei fine wine continua a raccogliere apprezzamenti importanti a livello nazionale e internazionale.
La startup pavese è stata inserita, da luglio 2021, come trend setter da parte di Liv-ex, piattaforma leader per il secondary market dei vini da collezione, per l’area di Bordeaux. Liv-ex offre quindi ai suoi associati il Vintage Score, l’indice di Saturnalia che racchiude in un punteggio in centesimi le analisi effettuate dal team durante il ciclo vegetativo di ogni singola parcella per le 100 migliori etichette di Bordeaux. Il Vintage Score analizza l’andamento vegetativo dal 2013 fino alla vendemmia 2021 di cui proprio a fine aprile si terrà l’En Primeur 2002. I critici, nella prossima En primeur 2022, valuteranno i vini campione del 2021 e verrà definito il prezzo di rilascio da parte delle aziende produttrici.
Saturnalia offre dallo scorso novembre 2021 sulla propria piattaforma, a merchant e collezionisti, in dettaglio l’andamento vegetativo della nuova annata permettendo degli insights di altissimo pregio per poter definire le migliori scelte di investimento.
Infatti, pochi e semplici click permettono ai clienti di Saturnalia di avere accesso a preziosi ed esclusivi dati satellitari elaborati, anche grazie a tre indici predisposti della startup, che definiscono l’andamento qualitativo per ogni singola etichetta e con largo anticipo rispetto agli assaggi dei critici. Un vantaggio competitivo notevole – per merchant e collezionisti – che permette di definire al meglio le strategie di investimento.
Dati satellitari, vini pregiati e mappe 3D.
Questo servizio, dedicato ad una nicchia di top player del mercato, non è l’unica innovazione offerta. Anche in termini di wine culture, la Saturnalia offre la possibilità di navigare in 3D nelle migliori aree di produzione mondiale (la già citata Bordeaux, Borgogna, Bolgheri, Napa, Alsazia, Barolo e molte altre), conoscerne le superfici, i confini e il dettaglio fino ai singoli Cru con l’obiettivo di diventare il primo Atlante digitale dei vini di qualità; un servizio unico per la formazione degli operatori professionali e degli appassionati.
L’innovazione digitale applicata al reale riesce a portare dei riconoscimenti dell’attività anche dentro uno spazio fisico: la startup infatti presenta una delle sue applicazioni all’interno del polo museale M9 di Mestre per la mostra intitolata “Gusto! – gli italiani a tavola 1970-2050” , a cura di Massimo Montanari e Laura Lazzaroni.
Le parole di Daniele De Vecchi, project manager di Saturnalia, a riguardo confermano che: “Il vino, da sempre, è una colonna portante della nostra cucina e della cultura materiale ed è un settore che trarrà grande beneficio dall’uso di tecnologie come l’analisi dei dati satellitari. Lavorando tutti i giorni con i satelliti riusciamo infatti a monitorare la qualità dell’annata di tantissime aree vinicole di pregio, tra cui rientrano molti territori italiani e la loro virtuosa e millenaria tradizione vitivinicola.”
Proprio di innovazione digitale applicata al mondo del vino la startup pavese è stata chiamata a portare il suo contributo nella cornice del Vinitaly 2022, partecipando alla tavola rotonda con la moderazione di Fabio Piccoli, direttore di Wine Meridian.
Nella tavola rotonda sono state raccolte ed analizzate le esperienze dei 5 speaker con il mondo digitale: Luca Serena AD di Serena Wines 1881 e promotore della conferenza, ha raccontato il “digitale” dal punto di vista delle aziende produttrici. Andrea Gori, ristoratore e wine critic 4.0, quello della filiera ho.re.ca e della comunicazione, Daniele De Vecchi, capo progetto di Saturnalia, ha raccontato come A.I. ed elaborazione dei dati satellitari per i fine wine possono “cambiare” le prospettive del mercato. Un mercato sempre più interessato, anche nel mondo vinicolo, a certificare la produzione con blockchain e NFT come ha avuto modo di raccontare Paolo Masoero di SmartBlockChainGateway. Un mercato che grazie al digitale cambia anche le modalità di relazione grazie al progetto di fiera virtuale, Vinophila, che presentato dal suo ideatore Lorenzo Biscontin.
In ultimo, Saturnalia non può ancora rivelarci i dettagli, nonchè i risultati, ma ci anticipa che è in corso, grazie alla collaborazione con altre realtà internazionali impegnate nella ricerca e applicazione del machine learning al mondo del vino, di un progetto ampio ed ambizioso per capire se possibile correlare ricerca semantica e dati qualitativi al fine di definire la “drinking window” ovvero la capacità di invecchiamento di un vino.
Il team di Saturnalia sembra avere fatta propria la saggezza di Plutarco:
“La ricerca è l’atto di percorrere i vicoli per vedere se sono ciechi.”
(Fonte: Ticinum Aerospace)
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