La Call for Papers per la Conferenza ICA – International Council on Archives – di Roma 2022 è aperta fino al 21 marzo! Il tema di questa edizione del 2022, Archives: Bridging the Gap, comprende una vasta gamma di questioni da approfondire e discutere, aperte a diverse interpretazioni.
Per agevolare l’organizzazione della conferenza e la presentazione di proposte di intervento, il Programme Committee della Conferenza ICA di Roma 2022 ha individuato i seguenti sotto-temi:
- Gli archivi colmano il divario democratico. La gestione dei documenti e la conservazione degli archivi consentono di avvicinare i cittadini e le istituzioni; di intensificare il dialogo tra i governi, la società e il settore privato; di far rispettare i diritti umani, civili ed economici; di promuovere l’accesso alla tecnologia, alla formazione e all’istruzione; di attuare le politiche pubbliche in materia di dati aperti e responsabilità; di ridurre il rischio di perdere informazioni pubbliche; di creare fiducia negli archivi e nei documenti pubblici come mezzo per responsabilizzare le società globali dell’informazione.
- Gli archivi colmano il divario culturale. Minoranze, nuove culture, diversità e inclusione, identità professionali, valori emergenti (come la vita sostenibile o la resilienza) e nuove forme di scambio, cooperazione, organizzazione del lavoro, formazione e istruzione possono utilizzare dati e informazioni d’archivio come leva per trovare il loro posto nelle nostre società. Qual è l’impatto del cambiamento climatico su documenti e archivi? Come si può colmare il divario che separa la costruzione del futuro, quando è appena possibile immaginare quale sarà il futuro? Come si può trovare un equilibrio tra le esigenze specifiche di alcune comunità e la richiesta di un approccio uniforme e coerente alla gestione delle registrazioni e degli archivi? Qual è il ruolo delle norme tecniche nel colmare tali lacune? Quali lezioni si possono trarre da altre culture in termini di istituzioni archivistiche e professionisti, al fine di ridurre i divari educativi, digitali o tecnologici?
- Gli archivi colmano le distanze. La globalizzazione, le nuove tecnologie, le comunicazioni, l’accesso a Internet e la datificazione hanno in molti casi ridotto le distanze, ma hanno anche creato nuovi divari. I documenti e gli archivi possono contribuire a ridurre la distanza tra memoria personale e collettiva, centro e periferia, istruzione e ignoranza, trasparenza e protezione dei dati. Come modellano la memoria collettiva gli archivi? Qual è il ruolo degli archivi regionali, comunali e locali? Come utilizzare documenti e archivi per promuovere la ricerca e l’istruzione nelle scuole e nelle università?
- Gli archivi colmano il divario digitale. Nuovi e dirompenti tecnologie, metodi e ambienti si diffondono costantemente nelle nostre società. Blockchain, Big Data analytics, Internet of Things, realtà virtuale, realtà aumentata, intelligenza artificiale, tecniche algoritmiche e gamification stanno cambiando non solo la scena archivistica, ma anche il nostro modo di vivere. Qual è l’impatto di queste nuove tecnologie su documenti e archivi? Quali sono le sfide da affrontare in relazione allo sviluppo tecnologico, all’obsolescenza, alla progettazione di software o alla conservazione digitale a lungo termine? Quale ruolo possono svolgere gli archivi nell’aiutare gli utenti ad affrontare le nuove tecnologie? In che modo gli archivisti stanno modificando il proprio profilo professionale? Come sta cambiando la distanza tra i diversi professionisti (archivisti, informatici, giuristi, esperti di policy, etc.) che lavorano su documenti e archivi?
Questi sotto-temi e le domande che li accompagnano sono intesi come suggerimenti, non limiti. Tutte le interpretazioni del tema generale sono fortemente incoraggiate. Inoltre, il tema e i sotto-temi sono suggeriti come questioni da affrontare piuttosto che come dichiarazioni da approvare, per cui saranno benvenute le proposte incentrate sull’incapacità degli archivi di colmare i divari o sul modo in cui li creano: l’obiettivo del congresso è quello di creare un forum per la discussione di punti di vista diversi ed eventualmente contrastanti.
Le proposte possono arrivare da qualunque ambito (accademico, no-profit, aziendale, governativo o di altro genere), dall’interno del settore archivistico o più latamente documentale oppure da settori esterni, e da qualsiasi parte del mondo.
Tutti i contributi devono essere inviati in formato digitale utilizzando il link presente sul sito ConfTool dedicato alla Conferenza.
Le istruzioni per il caricamento dei contributi si possono reperire sulla piattaforma stessa.
Tutte le informazioni sulla Call for Papers si trovano sul sito web: http://ica2022roma.com/
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Tipologie di contributo
Le proposte possono rientrare in una qualsiasi delle seguenti categorie:
- Discussione di gruppo: Sessione di 90 minuti, inclusi almeno 15 minuti per le domande da parte del pubblico, in cui alcuni esperti (3-5 esperti) discutono su un determinato argomento.
- Relazione: Presentazione di 30 minuti di uno o più relatori che presentano un argomento. Le presentazioni devono prevedere almeno 5-10 minuti per le domande del pubblico.
- Intervento breve: Sessione di 5 minuti per presentare un progetto, dimostrare una tecnologia o presentare idee.
- Poster: Presentazione di una ricerca, di un progetto, di un’idea o di altro tipo di lavoro sotto forma di poster cartaceo.
- Seminario: Sessione di mezza giornata o di un’intera giornata su un determinato argomento.
- Formato alternativo
Le relazioni possono essere presentate in italiano, inglese o francese.
Scadenze
- Apertura della registrazione online alla conferenza: febbraio 2022
- Termine per la presentazione delle proposte: 21 marzo 2022
- Termine per la notifica di accettazione del contributo: 21 maggio 2022
- ICA Conference: 21 – 23 settembre2022
L’hashtag ufficiale dell’evento è: #ICARoma2022
(Fonte: SOS Archivi)
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