Prevenzione del rischio sismico e idrogeologico nei beni culturali con le tavole vibranti del Centro Ricerche ENEA della Casaccia. Al centro ENEA della Casaccia e in particolare nel Laboratorio Tecnologie per la dinamica delle strutture e la prevenzione del rischio sismico e idrogeologico nascono le tavole vibranti: dispositivi che permettono di simulare vibrazioni di qualsiasi provenienza (sia di origine naturale, come i terremoti; sia di origine antropica, come succede nei trasporti).
Le tavole vibranti (grandi impianti in grado di riprodurre queste vibrazioni) permettono ai ricercatori di ENEA, attraverso la simulazione, di testare l’impatto che le vibrazioni avrebbero sulle opere d’arte e di costruire a grandezza naturale delle strutture atte alla neutralizzazione delle vibrazioni potenzialmente dannose.
L’obiettivo delle tavole vibranti è certamente quello della prevenzione rischio nei beni culturali: attraverso questa tecnologia è possibile testare la struttura con un intervento antisismico e verificarne l’efficacia.
Nel laboratorio ENEA della Casaccia, tuttavia, si svolgono principalmente misurazioni di parametri di moto che riguardano quindi spostamenti, velocità e accelerazioni. “Siamo stati i primi a introdurre ai test su tavola vibrante un sistema di motion capture 3D con marcatori di tipo passivo; un sistema in grado di registrare la posizione dei punti di misura con un’accuratezza inferiore al decimo di millimetro” così l’ingegnere Ivan Roselli presenta il progetto in un video pubblicato sul canale YouTube di ENEA.
Oltre alle misurazioni in laboratorio, i ricercatori ENEA eseguono anche delle misurazioni in campo: ovvero delle misure delle vibrazioni su delle strutture vere che permettono l’applicazione della tecnologia ai beni culturali (strutture storiche, archeologiche e monumenti). Ciò permette di studiare in laboratorio l’efficacia di sistemi di rinforzo strutturale all’efficacia di sistemi di restauro l’applicazione di dispositivi antisismici e quindi tutto questo può essere messo a disposizione dello studio e la protezione dei beni culturali.
(Fonte: Canale YouTube ENEA)