La sabbia del Sahara arriva sull’Italia. A metà aprile 2025, una combinazione di fenomeni meteorologici ha iniziato a colpire l’Italia, con i venti di scirocco che hanno trasportato grandi quantità di polvere sahariana attraverso il Mediterraneo. Questo evento ha portato cieli velati e una distinta tinta giallastra sulle regioni meridionali e sulle isole maggiori, in particolare la Sicilia.
Questa immagine del satellite Copernicus Sentinel-3, acquisita il 15 aprile 2025, mostra la polvere sahariana sospesa sul Mar Mediterraneo e sull’Italia meridionale.
Il Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) monitora e prevede la qualità dell’aria su scala globale, valutando la concentrazione e la dispersione di inquinanti atmosferici e aerosol e fornendo indicazioni sulle azioni da intraprendere per garantire una maggiore sicurezza alle comunità colpite.
Lo scirocco porta la sabbia del Sahara
Lo Scirocco è un vento di Sud-Est tipico del Mediterraneo, che soffia dal Sahara come vento caldo e secco, ma giunge sulle coste italiane e francesi come vento caldo e umido, poiché si è arricchito di umidità una volta attraversato il mare. Lo scirocco è più diffuso nelle regioni meridionali d’Italia, dove si innalzano le temperature e l’umidità, soprattutto in primavera e in autunno.
A differenza degli altri tipi di venti, lo scirocco, partendo proprio dal Sahara, può trasportare con sé la sabbia del deserto, rendendo le acque del mediterraneo torbide e rendendo la balneazione pericolosa a causa delle alte onde.
Sul territorio italiano lo scirocco si forma per la presenza di un campo di bassa pressione nei settori occidentali del Mar Mediterraneo. La sua formazione può essere associata anche al sollevamento dell’ITCZ (Zona di Convergenza Intertropicale) sul settore africano centro-orientale, specie in estate.
Impatti principali
- Cieli gialli e neve rossa: Le particelle di sabbia in sospensione hanno colorato i cieli di tonalità ocra e, in alcune zone alpine, la neve ha assunto sfumature rossastre a causa del deposito del pulviscolo
- Inquinamento atmosferico: Le concentrazioni di PM10 hanno superato i limiti di sicurezza in diverse regioni, come le Marche, dove sono stati registrati valori oltre i 50 µg/m³ .
- Effetti sulla salute: L’inalazione delle polveri fini può provocare irritazioni agli occhi e alle vie respiratorie, aggravando condizioni preesistenti come l’asma .
- Disagi quotidiani: Le piogge hanno depositato la sabbia su auto e superfici esterne, rendendo necessarie pulizie straordinarie
Questi episodi, sempre più frequenti, evidenziano l’interconnessione tra fenomeni atmosferici e cambiamenti climatici, sottolineando la necessità di monitorare e comprendere meglio tali eventi per mitigarne gli effetti sulla salute e sull’ambiente.
(Fonte: Copernicus)