Mai come ora è il momento di investire in energia rinnovabile. Alle spalle di fotovoltaico, eolico e idroelettrico (gli impianti di piccola taglia sono un tema interessante, ne parleremo) ci sono tecnologie consolidate, la transizione energetica accelera il passo e il riscaldamento globale ci rende tutti più green.
Lato incentivi, buone notizie in vista – magari andrebbe fatto un po’ d’ordine – e sul mercato ci sono operatori specializzati in energie rinnovabili in grado di affiancare chi investe.
Cosa aspetti allora? Se vuoi investire in energia rinnovabile ora è il momento giusto.
Mai prima d’ora così tanta voglia di investire in energia rinnovabile
Visto che parliamo di investimenti, diamo un’occhiata a quello che succede nei mercati azionari di tutto il mondo e vediamo di capire se c’è un macro-trend anche di tipo finanziario. Ebbene sì, eccome se c’è!
L’attenzione attorno all’energia rinnovabile non è mai stata così alta da parte di chi muove il denaro e, parentesi pandemia a parte, i primi sei mesi del 2021 hanno fatto registrare il record di investimenti in asset legati alle energie rinnovabili, 174 miliardi di dollari, una cifra mai raggiunta prima in un semestre e in aumento rispetto all’anno precedente.
La cosa particolare è come si sono mossi gli investimenti nelle energie rinnovabili. I capitali non sono andati solo sui nuovi progetti – che in realtà hanno registrato una flessione nell’eolico e un leggero aumento nel fotovoltaico – ma hanno riguardato soprattutto il mercato azionario, con un aumento delle somme investite del 509% in confronto al 2020. Altro dato: le operazioni di venture capital e private equity sulle energie rinnovabili sono aumentate del 111% nei primi sei mesi del 2021 e hanno messo in circolazione 5,7 miliardi di dollari.
Come si può investire in energia rinnovabile?
Tutto questo ci dice, anzi ci conferma, un punto: le energie rinnovabili sono una cosa seria e investire in energia rinnovabile è diventato di sicuro conveniente anche dal punto di vista economico. Chiediamoci allora come si può investire in energia rinnovabile e averne un ritorno che sia quantificabile.
- Acquistare energia rinnovabile. Acquistare energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili per soddisfare il proprio fabbisogno energetico – nella veste di privati o di aziende – è già di per sé una forma di investimento. Il vantaggio sta nel finanziare la transizione ecologica verso produzioni e prodotti più “puliti”, anche dal punto di vista energetico, e nel diminuire il proprio impatto ambientale. Acquistare energia elettrica rinnovabile dalla rete è possibile e gli operatori specializzati non mancano.
- Diventare produttori di energia elettrica. Un altro modo di investire in energia rinnovabile è quello di diventare produttori di energia elettrica rinnovabile, sia per soddisfare il fabbisogno energetico con l’autoconsumo sia per ottenere un guadagno con la vendita dell’energia in rete. Oggi entrambe queste cose sono possibili, e sono anche incentivate da un quadro normativo improntato a favorire la transizione ecologica anche con il passaggio a un’energia più pulita. Del passaggio da consumer a prosumer si parla molto, la novità è che oggi diventa fattibile in modo decisamente conveniente.
- Investire nel fotovoltaico e nell’idroelettrico. Tutto fa pensare che il fotovoltaico avrà la parte più importante nella transizione energetica. I progressi nella tecnologia delle celle fotovoltaiche, degli inverter e dei sistemi di accumulo, uniti a quelli sul fronte della smart grid – la rete elettrica intelligente che abilita una produzione distribuita dell’energia sfruttando sensoristica e i sistemi ICT – offrono ai privati la possibilità di ottenere concreti vantaggi economici da un impianto fotovoltaico realizzato sul tetto di edificio o di un capannone industriale, o perché no su un terreno agricolo con un impianto agri-fotovoltaico detto anche agri-voltaico.
Le comunità energetiche rinnovabili introdotte e regolamentate dal MISE nel 2019, un modello di produzione e autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili già diffuso nel mondo, sono un ulteriore passo in questa direzione.
Anche le comunità energetiche nascono soprattutto nel solare fotovoltaico, esistono tuttavia altri modi per produrre l’energia elettrica in modo pulito e uno di questi è da sempre l’idroelettrico. Gli impianti nella dimensione del mini-micro idroelettrico, fino a 100 kW, sfruttano l’acqua che scende e i “salti energetici” di fiumi e torrenti senza costruire dighe. Un ambito applicativo interessante del mini-idroelettrico è anche il recupero energetico nelle applicazioni idrauliche dove ci sono canali, vasche di accumulo, sfioratori e paratoie.
(Fonte: Gruppo ENERCOM)
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