Gamification e patrimonio culturale. È online “Your Faro Way”, il nuovo videogioco sulla Convenzione di Faro con il coordinamento del Consiglio D’Europa e di Succubus Interactive
“Your Faro Way” mira a promuovere la conoscenza della Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per la società in modo innovativo e a coinvolgere attivamente gli stakeholders nella sua attuazione.
Con l’obiettivo di promuovere una migliore comprensione dell’uso della Convenzione di Faro e un ruolo accresciuto della società civile nella gestione dell’eredità culturale, offre agli utenti l’opportunità di assumere il ruolo di diversi stakeholder nell’ambito del patrimonio e sviluppare progetti presenti nel gioco, acquisendo così una conoscenza pratica di come implementare tali progetti culturali nella pratica.
Grande importanza viene riservata al ruolo delle autorità (nazionali, regionali, locali) nel prestare sostegno alle iniziative della società civile, nonché nell’adottare e attuare la Convenzione.
Il videogioco si propone quindi di educare, trasferire conoscenze e facilitare lo scambio di opinioni e di una più piena comprensione dei principi della Convenzione di Faro e mira, in definitiva, a fornire ad ogni utente l’opportunità di scoprire le implicazioni più pratiche di questi, trovando la propria “Faro way”.
Questo strumento innovativo può diventare una piattaforma con un impatto a lungo termine e il potenziale per essere sviluppato con nuove funzionalità nel tempo.
Gamification e patrimonio culturale: “Your Faro Way” è disponibile online dal 21 dicembre, https://yourfaroway.com/
A proposito della Convenzione di Faro
La Convenzione quadro sul valore del patrimonio culturale per la società è stata adottata dal Consiglio d’Europa il 13 ottobre 2005. Entrata in vigore nel 2011, attualmente risulta ratificata da 21 Stati membri e firmata da 7. Tale dispositivo sancisce il riconoscimento del diritto al patrimonio culturale e la necessità di coinvolgere ogni individuo nel complesso processo di gestione dell’eredità culturale.
(Fonte: Council of Europe)