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Scavi di Pompei: scoperto il termopolio, un’antichissima tavola calda

Una tavola calda dell’antica Pompei, il termopolio della Regio V, con l’immagine della Nereide a cavallo, è stata scoperta con altre ricche decorazioni di nature morte, rinvenimenti di resti alimentari, ossa di animali e di vittime dell’eruzione.

Di fronte al termopolio, nella piazzetta antistante, erano già emerse una cisterna, una fontana, e una torre piezometrica (per la distribuzione dell’acqua),dislocate a poca distanza dalla bottega nota per l’affresco dei gladiatori in combattimento.

Le decorazioni del bancone – le prime emerse dallo scavo – presentano sul fronte, l’immagine di una Nereide a cavallo in ambiente marino, e sul lato più corto l’illustrazione, probabilmente della bottega stessa alla stregua di un’insegna commerciale. Il ritrovamento, al momento dello scavo, di anfore poste davanti al bancone rifletteva non a caso l’immagine dipinta.

Le prime analisi effettuate a Pompei confermano come le pitture sul bancone rappresentino, almeno in parte, i cibi e le bevande effettivamente venduti all’interno della tavola calda: tra i dipinti del bancone sono raffigurate due anatre germane, e in effetti un frammento osseo di anatra è stato rinvenuto all’interno di uno dei contenitori, insieme a suino, caprovini, pesce e lumache di terra, testimoniando la grande varietà di prodotti di origine animale utilizzati per la preparazione delle pietanze.

“Con un lavoro di squadra, che ha richiesto norme legislative e qualità delle persone, oggi Pompei è indicata nel mondo come un esempio di tutela e gestione, tornando a essere uno dei luoghi più visitati in Italia in cui si fa ricerca, si continua a scavare e si fanno scoperte straordinarie come questa”. Così il Ministro per i beni e per le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha commentato le nuove scoperte della Regio V negli scavi di Pompei.

Altro dato interessante è che nella tavola calda scoperta a Pompei sono stati ritrovati resti di ossa umane, alcune pertinenti ad un individuo di almeno 50 anni, che verosimilmente al momento dell’arrivo della corrente piroclastica era posizionato su un letto o una branda, come testimoniano il vano per l’alloggiamento del giaciglio e una serie di chiodi e residui di legno rinvenuti al di sotto del corpo.

Fonte: POMPEII

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settembre, 2024

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