Il progetto REMOT (Real Environment MOvement Tracker), che vede la collaborazione delle aziende Gter e Stonex, si avvicina alla conclusione con gli ultimi test il cui obiettivo è mappare il movimento del corpo con precisione centimetrica grazie all’impiego di sensori GNSS.
Nelle ultime settimane, il team di Gter ha iniziato la seconda fase di sperimentazione con i sensori REMOT
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Sensori GNSS lo sport e la riabilitazione
I device wearables, sviluppati in versione prototipale da Stonex, integrano sensori GNSS a basso costo e sistemi di navigazione inerziale (INS) per affrontare la sfida di tracciare accuratamente i movimenti del piede fuori dagli ambienti controllati di laboratorio.
L’attività delle ultime settimane ha avuto come obiettivo quello di calcolare la precisione della stima della lunghezza dello Step, cioè la lunghezza di un passo, e dello Stride, la distanza dello stesso piede tra 2 passi (figura 1).
Per farlo è stato posizionato del nastro adesivo a terra, ad una distanza nota, e si è effettuata una camminata, a diverse velocità, mettendo i piedi sul nastro.
In particolare si è studiato l’impatto sui risultati dei diversi “modelli dinamici” che si possono impostare sull’ublox F9P. Il ‘modello dinamico’ rappresenta un parametro fondamentale dei sensori GNSS che influisce sul modo in cui questi dispositivi tracciano i segnali satellitari. In particolare, determina la capacità del ricevitore di gestire le accelerazioni massime durante il movimento.
Questo parametro è cruciale per adattare la precisione del tracciamento dei sensori GNSS alle varie dinamiche di movimento, come nel caso dei passi durante una camminata, dove anche a basse velocità di camminata il piede può raggiungere accelerazioni notevoli, fino a 5g.
La modifica dei modelli dinamici per gestire accelerazioni più elevate si è rivelato efficace, migliorando significativamente l’accuratezza del posizionamento dei sensori durante i test.
I risultati di questi test verranno presentati da Gter all’ENC (European Navigation Conference) il 22/05/2024 a Noordwijk.
La nostra ricerca, ormai in fase avanzata, continua a dimostrare l’efficacia delle soluzioni sviluppate e il potenziale di queste tecnologie per applicazioni future in campi come lo sport, la riabilitazione e il benessere personale.
(Fonte: Gter)