Nuovi filoni di attività di ricerca e sviluppo
Gter con l’inizio del nuovo anno si è aggiudicata il finanziamento per 3 progetti di ricerca e sviluppo, della durata di 18 mesi ciascuno, nell’ambito del Bando POR FESR LIGURIA 2021-2027 – “Supporto alla realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo sperimentale per le imprese aggregate ai poli di ricerca ed innovazione”, ricevendo un contributo totale di € 450.000.
Con tale misura La Regione Liguria tramite FILSE, intende indirizzare gli sforzi della ricerca industriale, dello sviluppo sperimentale e del trasferimento tecnologico verso tecnologie con maggiore impatto del sistema produttivo, ossia prossime al mercato con un alto livello di TRL, nonché verso aree strategiche per lo sviluppo ed il posizionamento competitivo del sistema economico rappresentate dalla Smart Specialisation Strategy.
Progetto MTB “Mind The Bridge”
Il Progetto, in partenariato con altre aziende del territorio ligure e con l’Università degli Studi di Genova si inserisce nelle tematiche di ricerca e sviluppo relative alla Sicurezza e Monitoraggio del Territorio. L’obiettivo del progetto è quello di sviluppare una piattaforma per il controllo della stabilità delle infrastrutture, quali ponti e viadotti.
Il sistema che il partenariato intende ideare e realizzare sarà composto da reti di sensori a basso costo integrati e interoperabili e da una piattaforma cloud dedicata; Il sistema dovrà tenere in considerazione gli aspetti strutturali, ambientali-territoriali anche mediante analisi di dissesti idro-geologici pluvio-indotti che coinvolgono i ponti.
I dati del rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia
I dati elaborati dall’ultimo rapporto sul Dissesto idrogeologico in Italia (ISPRA, 2021) evidenziano che complessivamente il 93,9% dei comuni italiani è a rischio per frane, alluvioni e/o erosione costiera. 1,3milioni di abitanti sono a rischio frane e 6,8 milioni sono a rischio alluvioni.
In particolare il territorio della Liguria, per via delle peculiarità geologiche e geomorfologiche, è caratterizzato da una diffusa propensione al dissesto, caratterizzata da vari fenomeni franosi in termini di tipologie, volumi coinvolti e velocità di movimento.
Secondo i dati dell’Inventario dei Fenomeni Franosi (IFFI), in Liguria sono state censite più di 13.000 frane, con una superficie complessiva di frana poco superiore a 550 kmquadrati, corrispondente a circa il 10% dell’intera estensione regionale.
Quanto detto sopra mette in luce l’estrema fragilità del territorio ligure da cui conseguono innumerevoli scenari di rischio da frana.
La Liguria conta 32.589 strutture classificate come esposte a pericolo elevato e molto elevato(il 10,4% del totale). Per quanto riguarda le infrastrutture ferroviarie, in Italia nel 2019 sono stati censiti 1.931 km di rete interessati da frane rispetto al totale di 16.000 km (Agostino, 2019).
Nella sola Direzione Territoriale (DTP) di Genova risultano essere 335 i km di ferrovia esposti a pericolo di frana evidenziando la portata del problema della sicurezza delle infrastrutture viarie rispetto ai rischi idrogeologici per lo sviluppo dell’apparato industriale ed economico della Regione Liguria.
L’esperienza maturata a livello nazionale e regionale dagli enti di protezione civile a ambientale nel campo della previsione dei dissesti geologici (rispettivamente l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – ISPRA e le Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale – ARPA) ha evidenziato come l’elevata disomogeneità delle caratteristiche geo-morfologiche del territorio italiano e della distribuzione spaziotemporale dei fenomeni di pioggia intensa renda difficoltosa la previsione dell’innesco dei fenomeni franosi, anche solo nel breve termine, attraverso l’impiego di tecnologie tradizionali e approcci probabilistici di zonazione della pericolosità su un territorio esteso.
Lo scopo del progetto
“MIND THE BRIDGE” si pone come scopo quello di proporre un sistema innovativo composto da reti di sensori a basso costo integrati e interoperabili su piattaforma dedicata per il monitoraggio e l’elaborazione di dati in continuo a supporto delle azioni di asset management di un ponte, secondo un approccio multidisciplinare che tenga in considerazione gli aspetti strutturali, ambientali-territoriali anche mediante analisi di dissesti idro-geologici pluvio-indotti coinvolgenti il ponte.
Tale sistema consentirà di superare i limiti applicativi dei sistemi in uso presso i soggetti gestori delle infrastrutture che insistono in territori suscettibili al dissesto e gli enti di protezione ambientale e civile, mettendo a sistema reti di sensori IoT a basso costo e innovativi modelli di analisi di suscettibilità al dissesto franoso pluvio-indotto.
Opportuni algoritmi per la valutazione in continuo del livello di attenzione saranno implementati su piattaforma atta a raccogliere e analizzare i dati, esponendo informazioni geo-referenziate tramite cruscotto specialistico per la restituzione in tempo reale delle giuste informazioni al soggetto gestore dell’infrastruttura, anche attraverso un DigitalTwin o Gemello Digitale specificatamente sviluppato per l’infrastruttura e l’ambiente circostante.
I metodi di analisi implementati nel sistema MIND THE BRIDGE contribuiscono a garantire la sicurezza di una infrastruttura, anche se esposta a cinematismi non noti a priori o parzialmente monitorati.
Il contributo di Gter prevede l’integrazione della soluzione DISPLAYCE, per il monitoraggio degli spostamenti con device GNSS, per controllare in continuo ed in tempo reale eventuali spostamenti significativi sulle strutture oggetto di monitoraggio.
(Fonte: Gter)
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