Si è svolto ieri, mercoledì 3 maggio, l’Open Day del nono Simposio internazionale sul monitoraggio geotecnico e strutturale ICGSM (International Course on Geotechnical and Structural Monitoring). L’appuntamento si è confermato estremamente stimolante per diversi aspetti.
Quattro tavole rotonde e un Expo sul monitoraggio geotecnico e strutturale
La prima parte dell’incontro, svoltasi presso l’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma, ha previsto quattro tavole rotonde che hanno visto il confronto tra diversi attori protagonisti del monitoraggio geo-strutturale. Dai cultori della materia ed esperti accademici ai player in ambito infrastrutture (aziende, PA, enti di gestione, ecc.). L’Open Day si è concluso nel pomeriggio dedicato all’Expo, nella suggestiva sede dell’Ex Cartiera Latina in Via Appia Antica.
In apertura delle tavole rotonde, è stata sottolineata l’importanza dell’aspetto formativo. Quello dell’istruttore (e del ricercatore) rimane un ruolo centrale per rispondere adeguatamente al quesito: “Cosa si stia monitorando e come lo si sta facendo?” In prospettiva futura, si è cercato di discutere di come si svilupperà il monitoraggio geotecnico e strutturale. La tendenza porta a intendere che la risposta sia direttamente associata a intelligenza artificiale, big data e machine control. Rimane cruciale, però, al di là degli strumenti, l’accuratezza dell’acquisizione e la corretta interpretazione del dato, mirata ad evitare inadeguatezze e quindi eventi catastrofici.
I sistemi di monitoraggio sono usualmente adottati per specifici casi ed esigenze. Oggi i players tendono ad azionare lo switch da specifico a generale e standard, provando a trovare e identificare cluster di strutture simili a cui applicare modelli di monitoraggio, attraverso l’analisi di diversi case studies.
Il monitoraggio geotecnico e strutturale si conferma tra i più validi alleati della sicurezza in ambito infrastrutturale. Ferrovie, strade, autostrade, metropolitane e strutture permanenti incrementano la loro sicurezza tramite questo valido strumento. Questi non sono gli unici final uses dei sistemi di monitoraggio: risultano di rilevante supporto anche nel settore landslides ed Earth Observation e sostenibilità (come nei casi di Copernicus e NextGenerationEU, citati in conferenza).
Il taglio comunicativo delle tavole rotonde è stato molto interessante in quanto i panelist hanno reso accessibile la tematica non solo ai tecnici ma a un più vasto pubblico, scelta premiata dall’affluenza, senz’altro numerosa.
Inaugurazione dell’Expo all’Ex Cartiera Latina
Altrettanto stimolante l’Expo pomeridiano: numerose imprese di caratura interazionale hanno esposto le loro soluzioni in ambito monitoraggio. Abbiamo raccolto alcune testimonianze, nello specifico Vera Costantini (NHAZCA) ed Elena Piantelli (Spektra – a Trimble company) riportate in questo breve video recap.
L’evento proseguirà fino al 5 Maggio con le Masterclass dedicate e i Field Trip; tutti i dettagli presenti nella brochure scaricabile nel link sottostante.
- Scarica la Brochure del Programma QUI.
GeoSmart Magazine è Media Partner dell’evento.
Leggi anche:
- Monitoraggio geotecnico e strutturale: NHAZCA presenta il nono ICGSM
- European Ground Motion Service, monitoraggio del territorio con i satelliti Copernicus
- Monitoraggio e gestione rifiuti con LiDAR e calcolo dei volumi
- Sicurezza e monitoraggio del territorio con la Rete ICT-SMT
- Droni aerei e un drone marino per il monitoraggio ambientale in Emilia
- Profilo di due piazze romane attraverso dati telerilevati e ambientali