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Utilities e metaverso: cosa ci aspetta?

Il metaverso, grazie anche alla diffusione di realtà virtuale e realtà aumentata, avrà impatto sul mondo delle imprese, utilities incluse. È difficile prevedere quanto tempo ci vorrà, ma molto probabilmente le potenzialità del metaverso saranno presto sfruttate a pieno.

“Il metaverso è lo spazio digitale 3-D che utilizza la realtà virtuale, la realtà aumentata e altre tecnologie avanzate di Internet per consentire alle persone di avere esperienze personali e aziendali realistiche online”. Questa definizione di McKinsey&Company, sembra la più convincente.

Capire cos’è il metaverso aiuta a comprendere il crescente interesse nei suoi confronti, dimostrato anche dalle grandi aziende tech, a partire ad esempio dall’annuncio di Facebook della scelta del nome Meta. Senza contare che le applicazioni che ne derivano riguarderanno tutti, non solo i protagonisti del mondo tecnologico.

Infatti il metaverso potrebbe avere un impatto significativo in moltissimi settori e aziende, incluso quello delle utilities. Di seguito, un’approfondimento del tema con Francesco Mastrapasqua, Digital Innovation del Gruppo Enercom, e Andrea Groppelli, IT del Gruppo Enercom.

Il metaverso, in realtà, non è una novità

Per quanto il tema sia abbastanza complesso e ampio, va detto che non lo si può certamente considerare una novità dei giorni d’oggi. Per dare un’idea della storia del metaverso, si può partire dal mondo dei videogame, uno dei primi ad aver familiarizzato con questa tecnologia.

Tra i più famosi antenati che si possono citare c’è Second Life, lanciato nel 2003, che effettivamente creava un ambiente virtuale molto articolato, un vero e proprio mondo alternativo per tutti coloro che volevano sperimentarlo.

Evoluzione del termine

Per la coniatura del termine “metaverse”, però, è necessario fare un salto indietro nel tempo di altri 20 anni.

Nel 1992 Neal Stephenson lo utilizzò nel libro “Snow Crash” per raccontare proprio una realtà virtuale abitata da avatar e condivisa dalle persone tramite internet. Negli anni, poi, sono tanti i videogiochi in cui si è fatto ricorso ad approcci simili, offrendo agli utenti la possibilità di immergersi in realtà alternative e, in questo caso, giocare.

Nel film di Steven Spielberg Ready Player One, adattamento cinematografico del romanzo Player One di Ernest Cline, si racconta un qualcosa che, in realtà, è attivo già da tempo. Basti pensare a videogame noti come Fortnite, Minecraft o World of Warcraft, che di fatto sono veri e propri mondi, in cui gli utenti svolgono attività di diversa natura.

A questo punto, è chiaro che nell’ambito ludico e dell’intrattenimento muoversi in un universo virtuale è diventato “normale” e negli anni la tecnologia ha raggiunto un certo grado di maturità.

Non deve stupire, allora, che si sia pronti ad estenderne l’uso. Ma sotto il cappello del metaverso non c’è solo la creazione di un mondo digitale, bensì tutto ciò che riguarda la realtà virtuale e la realtà aumentata, che possono far fare ulteriori passi avanti e aprire le porte ad un’infinità di applicazioni e attività.

VR e AR hanno vissuto il loro boom in questi ultimi anni ed è uno dei motivi che ha portato oggi a parlare tanto di metaverso. Si aggiunge il fatto che la connettività cablata, la connettività mobile e in generale il mondo delle infrastrutture sono decisamente migliorati e quindi pronti per assorbire un contesto come quello descritto, anche al di fuori del mondo del gaming.

Infine, oggi abbiamo raggiunto l’era del web 3.0, che ha introdotto la proprietà virtuale, con tecnologie quali blockchain e NFT. Ciò significa che siamo pronti anche per avere un nostro avatar.

Utilities e metaverso: le applicazioni nel mondo del business

Abbiamo detto che le grandi aziende informatiche (e alcune del settore utilities) stanno già spingendo molto sullo sviluppo di realtà virtuale, realtà aumentata e metaverso, ma va aggiunto che il loro utilizzo nel mondo del business non ha ancora trovato pieno sviluppo.

Il tema, infatti, non è stato completamente declinato, ma si tratta sicuramente solo di tempo. Un po’ come è successo con l’avvento di internet, si vive un iniziale smarrimento e una certa difficoltà a collocare funzionalmente l’innovazione. Internet, come tutti sappiamo, ha poi vissuto un’enorme diffusione e una grande evoluzione.

Detto ciò, i primi utilizzi a cui è già possibile pensare riguardano sicuramente il mondo del marketing e della relazione con il cliente. Parliamo di negozi virtuali o di ambienti in cui le persone, come fossero in presenza, possono interagire con operatori o addetti dell’azienda.

In questo modo, non solo si simula un’esperienza, ma la si vive a tutti gli effetti. Non mancano gli esempi in settori quali quello della moda, dove sono comparsi i primi negozi in cui è addirittura possibile provare abiti e accessori. O ancora, si può pensare all’introduzione di chatbot umanoidi, con cui interagire in modo molto simile a quanto si farebbe con degli esseri umani.

Le applicazioni che nasceranno saranno sicuramente molte altre, considerando che in generale il metaverso sarà per le aziende un mezzo nuovo tramite cui soddisfare sempre più le necessità dei propri clienti, con un’offerta e dei servizi dinamici, flessibili e personalizzabili. Prodotti e servizi, infatti, si trasformano in esperienze, andando incontro al gusto del Cliente.

L’impatto del metaverso nel mondo delle utilities e non solo

Data la portata della tecnologia nel metaverso, è difficile credere che il mondo utilities ne resterà escluso. Per questo, grazie anche all’elevata sensibilità al tema dell’innovazione, Enercom si sofferma a valutare i possibili impatti che il metaverso avrà sull’azienda e sul modello di business.

Marketing e attività commerciali

Anche nel caso del Gruppo Enercom, la prima opportunità che si presenta riguarda sicuramente il marketing, con la possibilità di studiare nuovi progetti per lo sviluppo commerciale dell’azienda. Attraverso il metaverso sarà possibile attrarre clienti e curare il rapporto con loro in modo nuovo.

Già oggi, si crede molto nel valore dell’incontro diretto.  L’obiettivo è quello di creare legami e comunicare in modo semplice e veloce, sfruttando al massimo i vantaggi delle interazioni umane. Non è da escludere, quindi, che questa offerta possa essere ampliata, superando i confini fisici.

I negozi possono espandersi in un mondo virtuale e l’esperienza dei clienti può essere arricchita grazie alla realtà aumentata. Ma non si tratta solo dei negozi, in quanto si arriva a rivoluzionare l’intera customer journey. Questo genere di attività, inoltre, ha chiaramente impatto anche sulla Brand Awarness, dando al marchio maggior visibilità.

Formazione esperienziale a distanza

Il secondo ambito di applicazione riguarda il mondo della formazione, dove realtà virtuale, realtà aumentata e di conseguenza anche il metaverso possono diventare una leva interessante per incrementare l’efficacia delle attività svolte.

Queste tecnologie, possono garantire anche a distanza una formazione esperienziale. Per fare un esempio, è possibile immaginare di rappresentare virtualmente un pannello di controllo, un quadro elettrico o un gruppo di riduzione nel caso del gas e formare l’operatore sfruttando le nuove tecnologie.

Tramite occhiali VR, guanti e telefono, può interagire sia con il formatore che con il dispositivo in oggetto, anche se non in presenza fisica. Un approccio di questo tipo estende le potenzialità della formazione, ingaggia maggiormente le persone e sicuramente ha un’efficacia elevata, assicurata dal mix di “teoria” e “pratica”, per quanto virtuale.

Un tema che si ricollega in parte a quanto già si sta facendo con i Digital Twin, i gemelli digitali di strutture o componenti fisiche, tramite cui simulare eventi o migliorare la gestione degli asset reali.

Dalla riproduzione dell’illuminazione di una via, alla digitalizzazione di altri ambienti le possibilità sono davvero molte. In questo momento, ad esempio, Gruppo Enercom sta lavorando con partner specializzati per la riproduzione digitale di una cabina remi.

Digital workspace: cambia l’ambiente di lavoro

Il metaverso potrebbe avere impatto (oltre che nel mondo delle utilities) anche sul modo in cui si opera ogni giorno in azienda, con cambiamenti che riguardano gli ambienti di lavoro.

Come in tutti gli altri settori, si è sempre alla ricerca di nuovi modelli collaborativi, di strategie per efficientare il lavoro quotidiano e per favorire il successo dei progetti avviati. Con il metaverso si può immaginare di creare ambienti virtuali per ogni persona del Gruppo Enercom, una sorta di scrivania virtuale che funge da hub per tutte le applicazioni in uso e utili al lavoro.

La tendenza ad andare oltre le funzionalità già note e sperimentate degli strumenti oggi in uso è incoraggiata dagli stessi produttori di queste tecnologie. Si pensi ad esempio al lancio di Mesh, che grazie al metaverso, permetterà di lavorare con strumenti virtuali, facendo operazioni quali mandare una mail  senza l’ausilio di un pc.

In aggiunta, sarà possibile svolgere anche riunioni virtuali partecipando agli incontri con un proprio avatar. Grazie all’uso di appositi dispositivi, l’interazione diventa paragonabile a quella del mondo reale.

In questo modo, si superano i limiti delle videoconferenze, in quanto la comunicazione, restituendo un ruolo primario anche al linguaggio non verbale, raggiunge livelli decisamente superiori, pari a quelli dell’incontro in presenza.

(Fonte: Innovatio2Live – Gruppo Enercom)

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