L’INGV ha partecipato al Forum di Bruxelles sulla mitigazione dei rischi naturali del 28 e 29 Giugno scorsi, presentando il progetto SAVEMEDCOASTS-2 su cambiamenti climatici e innalzamento dei mari. Il progetto ha lo scopo di aumentare la conoscenza su questo tipo di rischi ed aumentare la consapevolezza di cittadini e decisori politici sui pericoli di innalzamento del livello del mare dovuto ai cambiamenti climatici.
Il progetto SAVEMEDCOASTS-2 (Sea level rise scenarios along the Mediterranean coasts), coordinato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e finanziato dalla Direzione Generale per la protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario europee (DG-ECHO) è stato presentato durante il Forum di Bruxelles, il più importate a livello internazionale dedicato alla conoscenza dei rischio e loro mitigazione nello scenario della Protezione Civile Europea.
Tra i temi centrali del Forum, evento di incontro internazionale tra professionisti e decisori politici nell’ambito della protezione civile europea, la possibilità che nel prossimo futuro si verifichino eventi meteorologici estremi e la necessità di adattarsi ai nuovi potenziali rischi naturali.
Tematiche, queste, di cui SAVEMEDCOASTS-2, nato nel 2019 come seconda fase del progetto SAVEMEDCOASTS, si è occupato ampiamente in questi anni offrendo una panoramica dei rischi connessi all’aumento del livello del mare indotto dai cambiamenti climatici e dalla subsidenza costiera nel Mediterraneo e fornendo proiezioni e scenari di aumento del livello marino fino al 2100.
Il Progetto SAVEMEDCOASTS-2 è stato finanziato dal Directorate General for Civil Protection and Humanitarian Aid Unions of the European Union (DG-ECHO) dal 2019 al 2022, e proprio lo scorso 17 giugno 2022 si è tenuta la conferenza conclusiva e la presentazione dei lavori dell’ultima fase di progetto.
In questa occasione sono stati presentati i risultati del progetto e lo stato dell’arte sui rischi costieri connessi all’aumento del livello del mare indotto dai cambiamenti climatici e dalla subsidenza costiera nel Mediterraneo e sono inoltre stati delineati gli scenari futuri fino al 2100 attraverso le mappe interattive di SAVEMEDCOASTS-2.
In particolare, sono stati illustrati:
- Gli scenari di aumento del livello marino fino al 2100 in zone specifiche in Italia, Grecia, Spagna, Francia ed Egitto, per effetto del cambiamento climatico e della subsidenza.
- Gli effetti attesi sulle coste (e non solo) in occasione di eventi estremi in condizioni di livello del mare più alto.
- La valutazione degli impatti socio-economici e dei rischi dell’aumento del livello del mare, utili per le misure di prevenzione e mitigazione.
- Il caso della laguna di Venezia
- Il punto di vista degli stakeholder e la divulgazione scientifica nelle scuole con la campagna di informazione ‘KnowRiskFlood’ attuata in Italia, Spagna, Grecia e Cipro.
Inoltre, è stato presentato il libro “Aumento del livello del mare. Cosa è importante sapere per affrontare i prossimi cambiamenti”, realizzato nell’ambito del progetto SAVEMEDCOASTS-2.
“Con SAVEMEDCOASTS-2 abbiamo concentrato gli sforzi sullo studio di alcuni dei principali delta fluviali e zone lagunari del Mediterraneo, dove la subsidenza naturale e antropica accelera gli effetti dell’ingressione marina, con conseguenti maggiori rischi di sommersione di tratti costieri ad alto valore naturale ed economico ed effetti a cascata sulle attività umane”, spiega Marco Anzidei, ricercatore dell’INGV e coordinatore del progetto.
“Il nostro obiettivo è stato quello di aumentare la consapevolezza delle comunità costiere maggiormente esposte ai rischi di inondazione, i cui effetti attesi sono stati illustrati con delle mappe ad alta risoluzione che presenteremo anche qui a Bruxelles. Si tratta di strumenti importanti per i decisori politici, che possono così avere un supporto scientifico nella gestione consapevole delle coste”, conclude Anzidei.
Per ulteriori informazioni:
(Fonte: INGV)
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