Soft skill: una marcia in più verso gli obiettivi aziendali. Cosa sono e come sviluppare le soft skill, ne parliamo con Umberto Maggesi senior trainer soft skill presso Forma Mentis,
azienda che oltre 25 anni offre servizi di consulenza e formazione in area soft skill, information technology, Digital Marketing e altri settori.
A queste attività si sono nel tempo affiancati progetti e iniziative sociali dedicate ai giovani per lo sviluppo delle loro competenze.
Dopo questo breve cappello lasciamo la parola ad Umberto Maggesi, che ringraziamo fin d’ora per la collaborazione.
C’è un po’ di confusione rispetto alle soft skill, sia nell’identificarle precisamente, sia nel trovare metodi e strategie per insegnarle. Noi di Forma Mentis, in 26 anni di esperienza, abbiamo sviluppato il nostro metodo che integra formazione altamente esperienziale e percorso di coaching, in modo da dare il massimo risultato ai nostri clienti.
Le “abilità morbide” come potremmo tradurre in italiano, sono competenze che hanno l’obiettivo di facilitare il raggiungimento dei risultati in azienda. Ci tengo a specificare questo concetto in quanto, le soft skill, sono spesso descritte (in maniera un po’ semplicistica) come abilità che fanno lavorare “meglio”…?
Meglio rispetto a cosa? Su quale parametro valutiamo il “meglio”?
In azienda abbiamo obiettivi pragmatici (naturalmente tenendo presente etica, rispetto per le persone, buone relazioni ecc.) rivolti alla performance, al guadagno, alla competitività. Le soft skill facilitano il raggiungimento di questi aspetti e, spesso, aiutano ad arrivarci più velocemente e risparmiando energie (operative ed emotive). Si può misurare il miglioramento a padroneggiare le soft skill, sia nella competenza diretta (ad esempio evidenziando che il team riesce a rispondere agl’imprevisti in maniera più veloce e autonoma) sia confrontando i risultati aziendali rispetto a un periodo precedente la formazione.
Secondo uno studio condotto al Boston College, di Harvard e dell’Università del Michigan, dedicare tempo alla formazione e al potenziamento delle soft skill (in particolare comunicazione e problem solving) incrementa la produttività del 12% e genera un 250% di ROI (Return on investment).
In una realtà complessa e volatile come quella attuale, le soft skill aiutano a formare collaboratori efficacemente comunicativi, a incrementare e sviluppare la creatività, a gestire le emozioni in maniera utile, a rinforzare le relazioni, a pianificare e organizzare opportunamente le attività quotidiane.
Non è semplice identificare esattamente quali e quante sono le soft skill, un elenco di massima potrebbe essere:
- Comunicazione
- Capacità relazionale
- Gestione emotiva
- Problem solving
- Creatività
- Gestione del tempo
- Leadership
- Team working
- Team Building
- Negoziazione
- Pianificazione e organizzazione
All’interno di queste possiamo annoverare competenze più specifiche come lavorare in autonomia, attenzione ai dettagli, capacità di visione generale, capacità di reagire alle crisi, propensione a tenersi aggiornati… Davvero molte risorse al servizio dell’obiettivo aziendale.
Abilità che sono più complesse da trasferire, rispetto alle altre competenze che entrano nella sfera del puro processo lavorativo.
A volte sento dire che le soft skill non si possono insegnare. Personalmente non sono d’accordo, per quanto ritenga che sia certamente più complicato insegnare a un dipendente a reagire positivamente agli imprevisti, rispetto all’utilizzo di un software o a gestire macchinari complessi o procedure intricate.
Per questo, nei corsi di Forma Mentis, preferiamo l’approccio: “Educare alle soft skill” nel senso più nobile del termine (educĕre: trarre fuori) cioè attivare in aula esperienze, situazioni, role play, confronti, condivisioni per aiutare i discenti a connettersi con le risorse già presenti dentro di loro.
Naturalmente una base di concetti teorici è necessaria, ma è importante la sperimentazione in aula (e nel caso di un percorso di coaching nel quotidiano della vita lavorativa) per cogliere i feedback e allenarsi a un diverso approccio rispetto all’area che si sta potenziando.
Dall’esperienza con decine di imprese, le principali sfide cui le soft skill possono dare un buon contributo sono:
Comunicazione
Ad esempio, saper scrivere e-mail (in generale comunicazioni scritte) esaustive, chiare, rivolte alle specificità e mentalità di chi le riceve (in un’azienda siamo riusciti, in un anno di lavoro, a diminuire la frequenza di e-mail superflue (richiesta di chiarimenti, contestazioni, incomprensioni, sfoghi emotivi) del 42%!)
Oppure saper comunicare efficacemente a una riunione, guadagnando molto in termini di tempo (un’azienda cliente che impiegava circa 600 ore di riunioni all’anno, è riuscita ad arrivare a poco più di 250 ore, semplicemente applicando i concetti di comunicazione efficace).
Nell’ambito della negoziazione, saper comunicare, apre grandi opportunità per presentare il proprio punto di vista e per comprendere quello della controparte. Un circolo virtuoso che aiuta il processo di negoziazione in un’ottica win/win.
Lavorare in team
Saper gestire lo stato emotivo, rimanere concentrati sull’obiettivo del team, imparare a dare (e richiedere) feedback utili, saper valorizzare e implementare il modo di lavorare di un collega, sviluppare empatia, costruire relazioni di qualità… Un team è una grande risorsa per l’azienda… se lavora ben coordinato, in armonia, con frequenti ed efficaci scambi comunicativi, con consapevolezza. Ti sarà certamente capitato di vedere team composti da eccellenze nel proprio campo che non riuscivano assolutamente a performare… probabilmente mancavano quelle abilità che contribuiscono al buon lavoro della squadra.
Creatività pensiero laterale
Quali dei tuoi collaboratori sono più bravi a reagire agl’imprevisti? Come riescono a trovare spesso l’idea che vi toglie dai guai? La creatività non è appannaggio esclusivo della ricerca e sviluppo, ma l’abilità che aiuta a risolvere problemi mai affrontati prima, crisi e imprevisti dell’ultima ora. Creatività è porsi davanti a un problema con un approccio innovativo uscendo dagli schemi consolidati. I processi di creatività possono essere consapevolizzati e allenati, rinforzando comportamenti virtuosi.
Organizzazione e pianificazione
in una società sempre più veloce, sempre più ricca d’informazioni e sempre più connessa; saper organizzare il proprio lavoro (o quello del proprio team) e pianificare nel tempo, sono doti necessarie per prosperare e tenere la rotta dell’azienda puntata sugli obiettivi. Senza pensare ai vantaggi in termini di remote working che, se da una parte è un vantaggio, dall’altra necessita di team organizzati alla perfezione e con un’ottima pianificazione. Attualmente, l’organizzazione piramidale in un’azienda sta mostrando tutti i suoi limiti, contro un’organizzazione a rete, dove team autodiretti organizzano e pianificano il lavoro e riescono a rispondere più velocemente alle crisi. Ma i team autodiretti hanno bisogno di persone formate e consapevoli degli obiettivi aziendali e di come raggiungerli in autonomia.
Accrescere le soft skill non è semplice, certamente non si imparano sui libri, ma attraverso un percorso di formazione esperienziale che attiva le risorse del collaboratore. Con questi criteri sono costruiti i corsi altamente esperienziali di Forma Mentis, dove situazioni reali vengono proposte lasciando interagire liberamente i corsisti che, all’interno dell’aula e con l’aiuto facilitante del trainer, possono osservarsi e osservare le dinamiche che si sviluppano e le loro conseguenze. I discenti vengono stimolati ad agire schemi comportamentali nuovi, diversi modi di porsi dinanzi a un problema e a ragionare e valutare gli schemi consolidati in anni di vita.
Una formula vincente è utilizzare, durante il corso, un progetto o una problematica reale del team, in modo che l’aula presenti il doppio vantaggio di formare e contestualizzare precisamente l’esperienza al proprio lavoro.
Inoltre, le risorse acquisite, rimangono bagaglio del discente che potrà agirle sia sulla sfera lavorativa che quella personale, ottenendo benefici in entrambe le aree.
Umberto Maggesi senior trainer soft skill – Forma Mentis
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