Satelliti per potenziare la sicurezza e tutelare il patrimonio ambientale della Pineta di Castel Fusano – un’area protetta di circa 1.000 ettari situata all’interno della Riserva Naturale Statale Litorale Romano – con l’utilizzo di satelliti, droni, sistemi antincendio ad alta risoluzione, sensori video-acustici, Intelligenza Artificiale e 5G. È questo l’obiettivo del progetto sperimentale SES5G – Secure Environment supervisor empowered by Satellite and 5G technology- presentato oggi da Roma Capitale e Leonardo. Ad annunciarlo, nel corso di una conferenza stampa, la sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, la direttrice Telecomunicazioni e Applicazioni Integrate dell’Agenzia Spaziale Europea, Elodie Viau e l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo.
L’iniziativa rientra all’interno del Protocollo di intesa che Roma Capitale ha sottoscritto nel 2019 con l’Agenzia Spaziale Europea. Per il parco di Castel Fusano è stata ideata una soluzione innovativa ad hoc che consente di monitorare in tempo reale la situazione dell’area e di intervenire tempestivamente. Il sistema sarà operativo a partire da luglio e rimarrà in esercizio fino a metà 2022. Co-finanziato da ESA e ASI nell’ambito dell’iniziativa congiunta Space for L’ART (L’Aquila, Roma, Torino) del programma ARTES, SES5G ha l’obiettivo di mettere in sicurezza il parco di Castel Fusano sotto il profilo dell’ordine pubblico, degli incendi e della protezione dell’ambiente attraverso tecnologie innovative, come satelliti e droni
Il progetto prevede l’utilizzo dei satelliti di Osservazione della Terra Copernicus – finanziato dalla Commissione Europea – e PRISMA (PRecursore IperSpettrale della Missione Applicativa) dell’ASI, che vanta una suite di strumenti all’avanguardia per l’Earth Observation. A completare il progetto, Athena Fidus, (Access on theatres for European nations allied forces French Italian dual use satellite) un sistema satellitare per servizi di comunicazione a banda larga per uso duale sviluppato dall’ASI e dal Centre national d’études spatiales (CNES). I satelliti lavoreranno in sinergia per garantire il monitoraggio delle risorse forestali, il controllo del territorio e delle attività illecite e per garantire un back up per le comunicazioni a banda larga, in caso di indisponibilità della rete terrestre. In particolare, il satellite PRISMA, grazie allo strumento iperspettrale a bordo, è in grado di effettuare da 615 km di altezza un’analisi chimico-fisica dell’area, restituendo informazioni sullo stato di salute della vegetazione e permettendo di generare un modello di propagazione degli incendi.
In aggiunta al monitoraggio satellitare i droni saranno impiegati per il l’acquisizione di immagini con lo scopo di individuare eventuali assembramenti. Nel dettaglio i sensori audio e video verranno utilizzati per rilevare automaticamente eventi critici come spari o richieste di aiuto e per rilevare focolai di incendio anche molto piccoli, fino a 15 km di distanza. Infine, le reti a banda stretta – TETRA – e a banda larga – LTE e 5G – coordineranno le comunicazioni relative agli interventi da effettuare all’interno del parco.
Il sistema sarà gestito da una sala di controllo del Dipartimento Tutela Ambientale all’interno del parco di Castel Fusano e dalla vicina Centrale Operativa Interforze COI. Sarà fruibile dalla Sala Sistema Roma della Polizia Locale e dalla Sala Operativa della Protezione Civile capitolina, mentre le informazioni saranno disponibili, secondo le proprie specificità, per tutti gli enti impegnati nella sicurezza del parco. Partecipano al progetto SES5G in qualità di partner anche Telespazio (joint venture tra Leonardo e Thales), e-Geos (joint venture tra Telespazio e ASI), Siralab, EPG, Radiolabs, TPSSferiacom.
Le due mappe non sono perfettamente sovrapponibili, ma è comunque possibile notare come l’acquisizione di immagini satellitari in momenti diversi consenta di monitorare i cambiamenti del territorio e, nel caso specifico, di individuare come il rischio di incendio cambi nel tempo
(Fonte: ASI)