La Cooperativa di Comunità “Identità e Bellezza”, socio fondatore di “DiCultHer – Faro Sicilia”, è stata selezionata dal premio BRAVO INNOVATION HUB di INVITALIA come la migliore startup innovativa italiana nel processo di accelerazione turismo e cultura.
L’iniziativa premiata è stata il #Museodiffuso5sensi con più di 40 pacchetti esperienziali confezionati sul territorio di Sciacca, in provincia di Agrigento.
Il premio INVITALIA
INVITALIA ha scelto i migliori progetti innovativi di accoglienza turistica che, nel nostro Paese, valorizzano l’identità e la cultura dei territori.
In testa a questa classifica c’è la Cooperativa di Comunità Identità e Bellezza che gestisce il Museo Diffuso di Sciacca.
E’ stata premiata la serietà e la validità di un progetto innovativo per la valorizzazione dei territori dove si armonizzano TURISMO e CULTURA, INNOVAZIONE e TRADIZIONE, MEMORIA e NARRAZIONE, ETICO e UTILE, ECONOMIA e SVILUPPO, SOCIETÀ e INDIVIDUI.
Qui la pagina sul sito di INVITALIA che illustra i risultati del Programma +TURISMO +CULTURA con la relativa classifica.
La Cooperativa sta dimostrando che tenere tutto questo insieme e creare sviluppo è possibile ed è particolarmente lusinghiero che lo stia facendo anche mettendo in pratica la Convenzione di Faro insieme a DiCultHer.
Cosa è la Convenzione di Faro
La “Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società“, meglio conosciuta come Convenzione di Faro, poichè firmata dai paesi europei a Faro nell’ormai lontano 27 ottobre 2005’, è stata ratificata definitivamente dal Senato Italiano solo lo scorso 23 settembre 2020 seppure l’Italia aveva firmato il trattato a febbraio del 2013.
La Convenzione, ad oggi ratificata da 19 Paesi membri del Consiglio d’Europa, si fonda sul presupposto che la conoscenza e l’uso dell’eredità culturale rientrino pienamente fra i diritti umani, ed in particolare nell’ambito del diritto dell’individuo a prendere liberamente parte alla vita culturale della comunità e a godere delle arti, come previsto dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 e dal Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali del 1966.
(Fonte: Diculther)