La Cina sta costruendo una smart city ad alta tecnologia “a prova di COVID” progettata per futuri lockdown.
Vi segnaliamo questo articolo apparso su Insider per presentare l’iniziativa cinese per la realizzazione di nuove smart city, resilienti ad epidemie ed emergenze come quella in corso, in cui le case, gli isolati e l’intera città cercano di risolvere i problemi relativi a logistica, auto sufficienza, sicurezza e mobilità.
Senza alcun dubbio possiamo affermare che la presenza del Covid-19, ha cambiato drasticamente le nostre attività quotidiane, dalla scuola al mondo lavorativo fino a modellare le nostre attitudini e le nostre vite.
Ma ha cambiato anche il nostro modo di pensare la città?
Non possiamo continuare a progettare città ed edifici come se nulla fosse accaduto
Dalla Cina, la risposta è un sì e ad affermarlo è lo studio Guallart Architects con un’idea vincente di smart city post Corona Virus: “Non possiamo continuare a progettare città ed edifici come se nulla fosse accaduto”, afferma Vicente Guallart, fondatore di Guallart Architects.
Guallart Architects ha vinto il concorso internazionale per la progettazione di una comunità mista a Xiong’an, in Cina, definendo un modello urbano che fonde i tradizionali blocchi urbani europei, le torri moderne cinesi e il paesaggio agricolo produttivo; con la speranza che possa diventare un modello standard nell’era post- Covid, per molti altri paesi.
E’ così, che in Cina sono in programma le città “a prova di COVID”, progettate per consentire alle persone di viverci durante i futuri lockdowns.
Il progetto struttura la città come una “città autosufficiente” e particolarmente orientata al green. Saranno inclusi appartamenti con ampi balconi, orti, serre, pannelli solari, spazi di lavoro comuni, spazi per lo sport, un mercato alimentare, un asilo nido e terrazze adatte ai droni progettate per le consegne della spesa e dei beni primari.
Al piano terra, piccole fabbriche digitali di co-working consentiranno di utilizzare stampanti 3D e macchine di prototipazione rapida per produrre oggetti di uso quotidiano.
Molte delle strade saranno riservate ai pedoni e ai ciclisti e ci sarà molto verde.
Gli edifici avranno un “sistema metabolico interno” che integrerà la produzione di energia, l’acqua riciclata, la produzione di cibo e il riutilizzo dei materiali per promuovere la sostenibilità.
Se vuoi saperne di più leggi l’articolo su insider.com
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